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Non vuole lasciare la sua gamba: commovente il gesto del cane – VIDEO

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Il video commovente di un povero cagnolino all’interno di un rifugio che, non appena percepisce il contatto umano, vi si appiglia con tutte le sue forze.

Cane abbandonato
Cane in un rifugio (Foto da Canva) – Ecoo.it

Questa è una delle tante storie di abbandono di cani in età adulta e del recupero di essi da parte di volontari coraggiosi. I rifugi sono una delle tante realtà che, con grande sforzo, riescono ad accogliere queste povere anime che girano per la città all’interno di un posto sicuro. Il rifugio equivale ad una seconda possibilità per la vita dei trovatelli.

Il randagismo è un fenomeno purtroppo in via di evoluzione e ciò crea problemi seri alle condizioni igienico-sanitarie della città o del paese e al benessere dei cittadini, oltre che alla salute dei cani stessi spesso ritrovati in uno stato di salute piuttosto precario. I motivi che spingono ad abbandonare il proprio animale domestico sono tra i più disparati, ma non giustificano l’atto di totale assenza di responsabilità che ne consegue.

Il video commovente: il cane non le lascia la gamba

Questo video commovente mostra un cane, stanziato in un rifugio, che si aggrappa dolcemente e con tenerezza alla gamba di una volontaria, non appena gli apre la gabbietta. Questo straordinario gesto d’amore vuole trasmettere un messaggio di stop agli abbandoni dei propri animali domestici, in quanto nonostante tutto, vorranno sempre bene al loro padrone e alla loro famiglia.

I cani sanno dare un amore incondizionato e si affezionano molto facilmente alla famiglia che li adotta. Naturalmente ognuno ha un carattere e una personalità diversa, c’è chi è più docile, chi più giocherellone, chi più irascibile e così via. Sta nel rapporto instauratosi con il padrone e nel metodo educativo scelto, l’impostazione del cane nei confronti del padrone.

Canile (Foto da Canva) – Ecoo.it

Nessun cane è di per sé aggressivo, ma i suoi atteggiamenti dipendono principalmente dal modo in cui il padrone interagisce con lui e lo addestra. Purtroppo però il carattere del cane, che magari non rispecchia le aspettative della famiglia adottante, è uno dei principali motivi per cui viene abbandonato e riposto alle cure di qualche rifugio o canile. Queste realtà sono associazioni no profit che però necessitano continuamente di fondi e beneficenza per poter sopperire alle prime cure dei trovatelli, spesso in condizioni di salute e igienico-sanitarie precarie.

Le realtà difficili dei canili

Abbandono (Foto da Canva) – Ecoo.it

I canili e i rifugi in generale sono realtà difficili in costante aumento di numero di trovatelli da sfamare e da curare. Spesso i volontari ritrovano i cani in condizioni pietose e neanche le prime cure sono necessarie per ristabilire gli animali che avrebbero bisogno di un’assistenza medica più costosa. I fondi però sono sempre pochi, trattandosi di una realtà no profit e i volontari iniziano a scarseggiare, sia per quanto riguarda i canili che i gattili.

Il problema del randagismo rischia di diventare incontenibile e le soluzioni di margine fino ad ora adottate totalmente insufficienti. Ma cosa spinge una famiglia all’abbandono del proprio animale? Come annunciato in precedenza, i motivi sono tra i più disparati, ma tutti riconducibili ad alcuni denominatori comuni.

Gli animali possono ammalarsi, in modo acuto o cronico e possono anche avere bisogno di maggiori cure in età avanzata, a causa di problemi medici legati all’età. Questo richiede più tempo da parte del proprietario e può comportare spese veterinarie ingenti. Chi prende un animale domestico deve considerarlo un impegno a lungo termine e dovrebbe prendersi cura del proprio animale per tutta la vita, indipendentemente dai problemi di salute legati all’età.

La mancanza di tempo

Un motivo comune per cui i proprietari cedono il proprio animale a un rifugio è che ritengono di non avere abbastanza tempo per prendersene cura. Prendersi cura di un animale domestico richiede tempo: devono essere nutriti, portati a spasso, lasciati uscire in giardino, portati dal veterinario, addestrati ecc.

Molti animali vengono adottati d’impulso, senza le dovute conoscenze. È improbabile che il nuovo proprietario abbia avuto il tempo di considerare tutti gli obblighi legati al possesso di un animale domestico o di effettuare le necessarie ricerche sulle sue esigenze. Questo può portare ad abbandonarlo per mancanza di responsabilità.

Alcuni proprietari inoltre non hanno le conoscenze necessarie per prendersi cura dei loro animali e possono quindi essere sopraffatti dalla responsabilità. Per questo motivo, è importante fare molte ricerche prima di adottare un cane o un gatto, per essere sicuri di capire e poter soddisfare a pieno le loro esigenze.

Sophie Melfi

Laureata in lettere moderne, è nata e cresciuta tra il vento sapido del mare e i fiumi marchigiani. Appassionata di trekking e dei luoghi più incontaminati, tutti da scoprire. Sostiene progetti ecosostenibili locali con curiosità e ottimismo verso una nuova prospettiva planet-friendly.

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