Tra le varietà di latte vegetale più consumate, c’è anche quella a base di semi di soia: una ricetta semplice per realizzare questa bevanda a casa.
Ormai da anni è possibile trovare sugli scaffali dei supermercati o dei negozi di alimentari il latte vegetale. Ma di cosa si tratta? È una bevanda che in realtà non ha nulla a che vedere con il latte vaccino che proviene da vacche e mucche o con quelli di derivazione animale.
Questo perché viene prodotto attraverso la lavorazione di alcune piante o di loro parti, come semi o cereali. Viene, però, chiamato così perché ha una consistenza ed un colore simili al latte tradizionale e rappresenta una valida alternativa per chi è allergico o intollerante a quest’ultimo o per i vegani. Questa bevanda può essere preparata in casa? Assolutamente sì, di seguito una semplice ricetta.
I vegani o le persone che non possono bere il latte tradizionale, per via di un’intolleranza o un’allergia al lattosio, ricorrono ormai da tempo al latte vegetale, una bevanda che proviene dalle piante o da loro parti, molto apprezzata anche da chi può bere quello derivato da animali.
Il più noto è quello di soia, ma ormai sono numerose le varietà esistenti. Tra queste quella realizzata utilizzando i semi di sesamo che può essere preparata anche in casa senza troppa fatica, così come il latte di nocciola (qui la ricetta). Per farlo, è necessario avere a disposizione i seguenti ingredienti (tra parentesi le dosi) necessari per ottenere circa mezzo litro di latte vegetale:
Reperito tutto l’occorrente, in primo luogo, sarà necessario mettere a mollo in acqua i semi di sesamo per una notte. Successivamente, i semi andranno sciacquati con cura ed inseriti in un frullatore insieme ai 750 ml d’acqua. Frullati i due ingredienti per qualche minuto, bisognerà filtrare il composto con un colino.
Il liquido ora andrà nuovamente inserito nel frullatore aggiungendo la vaniglia in polvere, lo sciroppo d’acero o il dolcificante scelto per realizzare la ricetta ed il sale. Frulliamo ed, infine, ottenuto un composto omogeno, versiamolo in una bottiglia. Per gustarlo al meglio, riponiamolo in frigo per qualche ora. La bevanda andrà consumata entro quattro o cinque giorni.
Se vogliamo sperimentare una variante di questa deliziosa bevanda vegetale, che può essere utilizzata anche per realizzare dolci o piatti salati, possiamo aggiungere, durante l’ultima fase della preparazione, ossia quando vengono aggiunti vaniglia, sale e dolcificanti, qualche altro ingrediente che le conferirà un gusto diverso rispetto a quello classico. Uno potrebbe essere il cacao, ma è possibile anche scegliere l’uvetta o i datteri snocciolati.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…