Continua la lotta della LAV (Lega Anti Vivisezione) contro il circo con animali. Una petizione diffusa capillarmente in tutta Italia prova a fermare questo triste fenomeno che vede coinvolti migliaia di animali innocenti, a volte trattati coi guanti ma a volte -spesso- vittime di maltrattamenti (vi ricordate l’orribile vicenda degli orsi ballerini dei Balcani, vero?). I volontari dell’associazione animalista scendono nelle piazze italiane a caccia di firme, ma non solo, perchè in alcuni casi la stessa LAV organizza delle piccole mostre per sensibilizzare l’opinione dei cittadini verso il problema.
I dati raccolti dalla LAV circa l’impiego di animali nei circhi parlano di cifre serie: circa 2mila animali in Italia sono costretti a fare spettacoli per divertire gli umani. Ma pare che questo fenomeno (o meglio, anomalia) sia tutto italiano. “Mentre 16 Paesi stanno vietando del tutto o parzialmente l’esibizione di circhi con animali, l’Italia detiene il record negativo di uno dei Paesi con il maggior numero di imprese circensi, circa 100, e lo Stato italiano finanzia i circhi con animali, incluse le imprese che hanno subito condanne e/o denunce per maltrattamento di animali e/o altre violazioni di legge”.
“Questo accade perché questa forma di spettacolo è ancora disciplinata dall’antiquata legge n.337 del 1968: una legge che la LAV vuole cambiare”. E le persone dovrebbero sentirsi sensibilizzate ancora di più, dal momento che come sostiene la LAV “Il contributo pubblico ai circhi in Italia si aggira tra i 5 e i quasi 7 milioni di euro annui”. Se il danno è per gli animali, la beffa è per noi. E’ giunta l’ora di fermare questo triste fenomeno, non pensate?
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