Sturare il lavandino: 5 modi per riuscirci subito

Il lavandino otturato può essere un inconveniente fastidioso e provocare anche cattivi odori. Come risolvere il problema senza chiamare l’idraulico

lavandino otturato
Lavandino (Foto Adobe)

L’idraulica è un mistero della casa. Ogni volta che qualcosa non funziona a dove sorge il dubbio di dover chiamare un professionista prima di “fare un guaio”. Soprattutto perché i meccanismi non sono semplici da comprendere e si deve avere cognizione di causa su ciò che si fa, specialmente se si devono aggiungere lavori di muratura. Nel caso in cui non si intenda provvedere da sé si deve chiamare un idraulico, il cui intervento, specie se d’urgenza, solitamente è tutt’altro che economico. Per cui per i piccoli inconvenienti, come ad esempio il lavandino otturato, si può provare a risolvere con il fai da te.

È importante sapere che ogni lavandino ha un sifone, cioè un tubo di gomma che collega il lavandino con le tubature in metallo più profonde, poste all’interno del muro. Il sifone ha una curva, fatta apposta per evitare che i detriti in eccesso si accumulino nei tubi di metallo, intervento molto più complicato da risolvere. Inoltre prevengono il cattivo odore che può salire dagli scarti accumulati.

Lavandino otturato, i rimedi naturali per risolvere

lavandino otturato
Lavandino (Foto Adobe)

Per ovviare al lavandino otturato la prima cosa da fare è prevenire che si ostruisca. Ad esempio togliendo manualmente barba e capelli oppure eliminando i detriti del cibo del piatto nel secchio anziché nel lavandino, ed utilizzando un filtro da apporre sul cavo del lavabo. I modo più rapido per sturare il lavandino è usare il cosiddetto idraulico liquido, un composto chimico che si inserisce nelle cavità e attraverso degli acidi scioglie i residui di cibo, sapone e peli. Purtroppo questo comporto è anti ecologico, contribuisce ad inquinare irreversibilmente le falde acquifere. Inoltre alla lunga corroda sia il sifone che le tubature in metallo, danneggiandole.

Un primo metodo naturale è agire in maniera meccanica con lo sturatubi. Un tubo che si inserisce nello scarico fino a che non si percepisce il blocco. Con un gancio a morsa si può estrarre il blocco e risolvere il problema agilmente. Un altro metodo meccanico è il classico stura lavandini a ventosa, con la quale quale si estraggono i detriti che causano il blocco. Questi due metodi si basano su risoluzioni meccaniche. In alternativa si possono utilizzare rimedi naturali. Ad esempio versando nello scarico un composto di bicarbonato ed aceto.

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Questi due composti, se entrano in contatto tra di loro, generano una reazione chimica che produce schiuma e diventa effervescente, facilitando il distacco della sporcizia. Nel caso del lavandino si può versare qualche cucchiaio di bicarbonato in polvere nello scarico. Subito dopo aggiungere aceto ad alta temperatura e lasciare agire, stando attenti a non scottarsi con la schiuma che può risalire dal lavandino. In alternativa, se non si vuole usare l’aceto per il suo odore acidulo, si può ovviare con bicarbonato e sale grosso. Dopo le polveri, si deve inserire acqua bollente, tando attenti a non scottarsi.

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Ultima delle 5 soluzioni non chimiche per l’otturazione del lavandino è l’utilizzo dell’acido citrico, che a contatto con l’acqua crea un effetto effervescente simile ad aceto e bicarbonato. Sciogliere la polvere di acido citrico in acqua calda, stando sempre attenti alle scottature, e versare il composto nello scarico. L’operazione potrebbe richiedere più di un tentativo.

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