C’è una consuetudine non corretta che riguarda la lavastoviglie e che sarebbe meglio modificare. Questo consentirebbe di migliorare ampiamente le cose
La lavastoviglie è un elettrodomestico ormai molto diffuso e che in molti sfruttano per via della convenienza connessa al suo impiego. Fare ricorso a questo moderno apparato tecnologico consente di abbattere i dispendi di tempo e di fatica. Lavare forchette, coltelli, cucchiai, piatti, bicchieri e quant’altro a mano e dopo ogni pasto è un qualcosa che ormai solo in pochi riescono a fare. Gli impegni di tutti i giorni non sono compatibili con una attenzione costante da dedicare alla casa.
E la pulizia dei nostri accessori per pranzo, cena ed altri pasti principali da compiere in casa ogni giorno è incluso in questo ambito. A volte già è poco il tempo per cucinare, figurarsi quello per presiedere alla cura di quel che ci occorre per i pasti. Per fortuna c’è la lavastoviglie: possiamo caricarla ad ogni appuntamento a tavola, fino a quando non esauriamo la disponibilità di strumenti che ci occorrono per mangiare. E via con un ciclo di lavaggio.
Tra l’altro la lavastoviglie sarebbe da utilizzare sempre a pieno carico, per ottimizzare i consumi. Infatti si tratta di un elettrodomestico che richiede un considerevole quantitativo di energia elettrica. Ormai molti modelli presentano anche dei programmi ecocompatibili, noti proprio come “eco”. Servono allo scopo di limitare il consumo di acqua e di corrente.
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Eppure, nonostante la sua estrema utilità, sono in tanti che non utilizzano il programma eco. Infatti è convinzione comune che questa programmazione non riesca a pulire per bene le stoviglie. Invece non è così. Basta provare per potere constatare come la efficacia ed i risultati, una volta aperto il portellone, siano in pratica gli stessi rispetto ad un ciclo di lavaggio normale. Nel caso, se ci sono pentole, piatti od altro particolarmente incrostati, allora possiamo anche lavarli velocemente a mano prima di metterli in lavastoviglie.
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