Con l’apertura della stagione venatoria è importante prendere alcune precauzioni sia per la nostra salute che per quella dei nostri cani
Come da tradizione, con la terza domenica di settembre, inizia ufficialmente la stagione venatoria. Ovvero quel periodo dell’anno in cui i cacciatori potranno cacciare tantissimi animali e volatili come lepre, coniglio, fagiano, beccaccia e molti altri. Una pratica che a molti non condividono tanto da esultare alla morte di queste persone.
Ma in Liguria quest’anno la caccia sarebbe dovuta essere sospesa. O quantomeno rimandata l’apertura. E’ importante fare una premessa moltissimi cacciatori sono amanti della natura e dei propri cani e con la diffusione della peste suina nel genovesato e anche nell’entroterra savonese, la salute di uomini e animali potrebbe essere a serio rischio.
Peste suina in Liguria. Le linee guida per i cacciatori
Il problema della peste suina, al momento, sembra essere contenuto ma rimane una grande incognita quando, il 2 ottobre, inizierà ufficialmente la caccia al cinghiale che in Liguria permette di abbattere fino a 35.451 esemplari. Ovvero il 180% di quanto fatto lo scorso anno. Un numero stabilito dal Piano Regionale di Interventi Urgenti che gestisce, controlla l’eradicazione della peste suina africana nei suini sia di allevamento sia dei cinghiali. Un piano approvato dalla giunta della Regione Liguria.
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A dare l’indicazione dell’aumento degli esemplari cacciabili sono stati i Ministeri della Salute e delle Politiche agricole che prevedono una riduzione di circa l’80% delle popolazione dei cinghiali tra caccia e prelievi di controllo. Un obiettivo indubbiamente ambizioso per la stagione 2022/23 tanto che ancora non è escluso che la Regione non possa elargire incentivi economici ai cacciatori. In Liguri si stimano circa 56.000 animali, concentrati soprattutto tra Genova e i comuni vicini. Un numero che, come affermato dagli uffici regionali “ha raggiunto consistenze non più compatibili con lo svolgimento delle normali attività da parte dei cittadini“.
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Ma per eradicare la peste suina la Regione ha imposto regole ferree. Chi andrà per i boschi dovrà pulire le scarpe con la varechina e igienizzare sia gli indumenti che i materiali. Ma non solo anche le zampe dei cani dovranno essere lavate. Obblighi non totalmente condivisi totalmente da WWF Liguria che ritiene queste indicazioni mera propaganda elettorale finalizzata a non irritare i cacciatori piuttosto che porre un vero rimedio al problema.