Quali rischi ci sono per la salute nel lavorare di notte? Non è sicuramente questo il modo migliore per combattere l’insonnia.
Lavorare di notte è una pratica malsana che però prende sempre più piede tra i liberi professionisti, anche in Italia: pensare che si possa addirittura combattere l’insonnia, mettendosi al lavoro, è quanto di più sbagliato possa esistere e per questo è ora di ricalibrare le lancette del nostro orologio biologico, se non vogliamo correre rischi davvero seri per la nostra salute.
Nonostante molti si sentano sicuri del fatto proprio e ritengano di poter scambiare il giorno con la notte, lavorativamente parlando, è opportuno sapere che l’esposizione dei lavoratori ai rischi professionali aumenta in orario notturno. Chiaramente incidono età, salute e caratteristiche fisiologiche del lavoratore, che quando è più giovane e prestante regge meglio certi ritmi di vita.
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Come ridurre i rischi del lavorare di notte
Si tratta di una questione che non riguarda soltanto i liberi professionisti, ovviamente: anche chi fa i turni di notte in fabbrica ha un rendimento inferiore e soprattutto rischi più alti per la propria salute. Per riposare meglio, innanzitutto bisogna evitare determinate abitudini alimentari a cena. Al contempo, occorre avere la consapevolezza che c’è invece una lista di cibi che agevolano il riposo notturno. Comunque sia, pensare di sopperire a difficoltà ad addormentarsi lavorando è una pratica sbagliata.
Lavorare di notte altera il ciclo circadiano, il che può avere diversi effetti sulla salute, generando ad esempio patologie legate al sonno, come la narcolessia. Vengono anche modificati gli orari dei pasti, con alterazioni sulla dieta, che possono dare origini ad altre patologie legate all’alimentazione, a partire dall’obesità. Lavorare di notte, inoltre, aumenta il carico mentale. Questo può dare origine a conseguenze psicologiche e a vere e proprie patologie come depressione, ansia e stress.
Fino a ora abbiamo immaginato il lavoro notturno tra le mura di casa, ma ci sono rischi per chi è costretto a lavorare di notte: turni in fabbrica o in un’attività di ristorazione sono all’ordine del giorno, così come i cosiddetti “colpi di sonno”, tra le cause principali di incidente stradale. Alcuni consigli utili sono quelli di condividere la guida o quantomeno viaggiare in compagnia, non eccedere con la velocità e mantenere per quanto possibile alta l’allerta.
Sempre se si è costretti a lavorare di notte, perché si fanno determinati lavori, l’importante è il riposo prima e dopo il turno di lavoro effettuato. Il “trucco” è quello di creare un ambiente favorevole al sonno, stando al buio e riducendo al minimo i rumori. Dite no alla caffeina e ai farmaci, ma pensate a portare avanti una dieta equilibrata, infine mai trascurare l’attività fisica: almeno mezz’ora di passeggiata al giorno è un vero toccasana.