I mari nostrani sono sempre più invasi da specie aliene e da meduse. Il cambiamento climatico incide anche sulla temperatura dell’acqua.
Il caldo incessante non rende irrespirabile solo l’aria, ma meno salubre anche l’acqua. La maggior parte delle specie marittime di cui il Mediterraneo ha sempre avuto abbondanza, tanto che la pesca era libera, ora iniziano a diminuire sensibilmente a causa di fattori concomitanti. Da una parte una pesca intensiva sempre maggiore. Dall’altra il cambiamento della temperatura dell’acqua che ha reso difficile l’adattamento per alcune specie. Difatti, se si spulcia negli incartamenti della convenzione di Ginevra, che tiene l’elenco delle specie in pericolo o in via di estinzione, si trova tra le cause più comuni la perdita dell’habitat dell’animale o del vegetale.
Ed il Mare Nostrum è in pericolo. Così come lo è chi lo abita. Che oltre ad avere difficoltà di adattamento ad una temperatura sempre maggiore, deve anche lottare con delle specie aliene che minano gli equilibri naturali dell’habitat. Oltretutto esse, che in precedenza non abitavano il Mediterraneo, sono competitors molto più forti, in quanto già adattate alle temperature attuali.
Il Lazio è una Regione con litorali più o meno noti, ma comunque piuttosto praticati durante l’estate, specialmente a ridosso della Capitale. Quest’anno degli strani fenomeni si stanno verificando. Si parla addirittura di mare gelatinoso, data l’alta presenza di invertebrati gelatinosi. Che in precedenza non c’erano. Le segnalazioni sono arrivate da tutte le parti, e non è consigliabile fare il bagno.
Anche perché un fenomeno che ricorre, ee che quest’anno è ampiamente presente sulle coste laziali, è l’invasione delle meduse. Le quali possono essere o meno urticanti. In ogni caso non è bene correre il rischio. Il pizzico singolo di una medusa, ad un adulto sano non provoca più di tanto dei danni, invece l’aggressione da parte di parecchi esemplari può essere pericolosa anche per gli individui più sani. Per non parlare di anziani e bambini.
Ovviamente quando si parla di specie aliene non si intendono esemplari che vengono da un altro pianeta, ma semplicemente animali non conosciuti o non precedentemente presenti nel Mediterraneo. I danni che possono provocare non sono pochi. Dall’annientamento di intere colonie di specie autoctone, alla proliferazione massiccia. Che può comportare anche pericolosità per l’essere umano. Difatti alcuni pesci non sono riconoscibili neanche dagli zoologi stessi, che a questo punto non sono in grado di orientarsi. Specie dall’aspetto davvero singolare che sono state identificate nel Lazio. In caso di avvistamento si devono subito attivare le autorità competenti. È consigliabile evitare il bagno e stare alla larga da questi esemplari.
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