Il simbolo del LDPE – 4 è presente in tanti oggetti di uso quotidiano, ma non sappiamo cosa significa e quanto sia importante.
LDPE, questo sconosciuto: questa sigla, che sta per Low-Density Polyethylene, la ritroviamo praticamente ovunque, ovvero in tanti oggetti che quotidianamente usiamo. Per citarne solo alcuni: bottiglie, sacchetti, contenitori e giocattoli. Nel ciclo dei rifiuti e nel riciclo, la sigla e il simbolo rivestono un ruolo di fondamentale importanza, certo è che non tutti sappiamo di cosa si tratta.
Si tratta di una tipologia di plastica nota per la sua flessibilità, resistenza e durabilità e il simbolo è sempre accompagnato dal numero 4, che indica appunto come l’oggetto sia costituito proprio da quel materiale. Ma perché dobbiamo essere consapevoli del significato di questo simbolo?
Qual è il significato di LDPE e quali sono le caratteristiche
Quando parliamo di LDPE, spesso non sappiamo quali sono le qualità di questa tipologia di plastica: abbreviazione di polietilene a bassa densità, da quando questo materiale è entrato nelle vite di ciascuno di noi ha portato una vera e propria rivoluzione, un cambiamento epocale. Questo proprio per le caratteristiche di questo prodotto, che oltre a essere flessibile e resistente alle alte temperature, è anche molto conveniente.
Questa tipologia di plastica, inoltre, non è soggetta a reazioni chimiche, ragione per la quale può essere utilizzata anche nel settore sanitario o nei laboratori. Se abbiamo una certa dimestichezza con questo tipo di materiale, sappiamo anche che ha una certa resistenza all’acqua. Quante volte, ad esempio, in inverno vi siete presi un’acquazzone mentre trasportavate buste di plastica e avete scoperto che queste non facevano una piega? Il motivo sta nel LDPE, il materiale che le costituisce e che ne rappresenta croce e delizia.
LDPE è materiale riciclabile: facciamo chiarezza sullo smaltimento
Molti di noi fanno molta confusione nella raccolta differenziata, tanto da non sapere nemmeno se tappi e bottiglie di plastica vanno riciclati insieme. Occorre invece avere la massima consapevolezza rispetto a quelle che sono le varie tipologie di plastica e sul loro smaltimento. Quando vediamo il simbolo del LDPE su un oggetto, ad esempio, abbiamo la quasi certezza che quel prodotto possa essere riciclato. Parliamo di quasi certezza, perché in ogni caso dovremmo sapere che le regole variano da comune in comune.
Quella della riciclabilità è la nota positiva rispetto a questa tipologia di plastica: il corretto smaltimento e riciclaggio, come ben sappiamo, fanno bene all’ambiente, in quanto consentono di ridurre i rifiuti in discarica, ci fanno risparmiare energia e sono un valore aggiunto per le future generazioni, che a oggi non possono immaginare un mondo meno inquinato.
LDPE – 4, dunque, da questo punto di vista non rappresentano solo un’abbreviazione e un numero in un triangolo, ma conoscerne il significato ci consente di pensare a un ambiente più pulito. Sapere cosa fare con la plastica che abbiamo in casa è un motivo in più per evitare di commettere errori nella raccolta differenziata e di abbandonare rifiuti dove non dovremmo.
Quali sono i prodotti in LDPE e qual è il loro utilizzo
Tanti sono i prodotti che vengono imbustati o imbottigliati in contenitori di LDPE: per fare alcuni esempi, oltre a gran parte dei sacchetti di plastica riciclabile, ci sono altri oggetti di uso quotidiano, come sono le bottiglie in plastica o i contenitori per detersivi. In questo secondo caso, si sceglie questo tipo di plastica proprio per la sua durevolezza e la sua resistenza a reazioni chimiche.
Sempre per la stessa ragione, con questo materiale plastico vengono realizzati tra gli altri stampanti e strumenti di laboratorio. Viene poi utilizzato per una serie di imballaggi flessibili e di piccole dimensioni, quindi per la realizzazione di pellicole sottili o film. Insomma, il suo utilizzo è in vari ambiti e spesso si ingenera anche confusione.
Le differenze con HDPE: perché non vanno confusi
In particolare, una lettera può generare molta confusione, in quanto spesso LDPE viene confuso con HDPE, che è invece l’abbreviazione di polietilene ad alta densità. In realtà, è facile riconoscerli, perché questo secondo materiale plastico è contrassegnato dal numero 2 e risulta sicuramente più adatto a tutta una serie di utilizzi sicuramente più gravosi, anche in ambito alimentare.
Resistente agli acidi, all’alcol e alla benzina, il polietilene ad alta densità ha però un grande limite, rispetto al suo simile a bassa densità: il riciclo. Questo tipo di materiale plastico, infatti, ha uno smaltimento ben più complesso e occorrono operatori specializzati. Una differenza non da sottovalutare, soprattutto se si pensa che quasi tutte le bottigliette di plastica sono in LDPE, mentre i tappi delle stesse presumibilmente sono in HDPE.