Le centrali nucleari in Giappone saranno sottoposte a stress test per la sicurezza. A dare comunicazione di questo intervento è stato il ministro dell’Economia Banri Kaieda. A quanto pare quindi il governo giapponese è deciso a non lasciare nulla al caso, predisponendo tutte le operazioni necessarie per garantire la sicurezza nucleare, dopo che il disastro di Fukushima si è rivelato una vera e propria catastrofe legata allo sfruttamento dell’energia atomica. D’altronde sono ancora molti i reattori nucleari che ancora non sono stati rimessi in funzione, per evitare altri possibili pericoli.
In seguito al terremoto in Giappone ha cominciato ad incombere il pericolo nucleare, che ha portato ad una situazione di panico generalizzato in ogni parte del mondo. Il terremoto in Giappone ha suscitato diverse reazioni nel mondo sul nucleare e molti Paesi hanno deciso di fare marcia indietro sulla corsa al nucleare. Adesso il Giappone vuole puntare sulla sicurezza degli impianti nucleari. I test hanno proprio l’obiettivo di verificare la capacità di resistenza delle centrali di fronte ad eventi naturali di grave entità come i terremoti o gli tsunami.
Fukushima ha rilasciato nell’atmosfera più materiali radioattivi di Chernobyl. La sicurezza è quindi d’obbligo. Presto anche in Europa, in Russia e in Ucraina saranno condotti degli stress test sulla stessa scia. Nel frattempo in Giappone si punta sul risparmio energetico per fronteggiare nel migliore dei modi il calo della produzione di energia.
In seguito si tenterà di trovare una soluzione alternativa, come, ad esempio, il ricorso alle energie rinnovabili che garantiscono il massimo della sostenibilità ambientale.
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