E’ un dibattito che nei tempi più recenti occupa un posto preferenziale: le domande che le persone si pongono sulle centrali nucleari necessitano di risposte. L’energia nucleare è pulita? E’ economica? E’ pericolosa? La Commissione Europa valuta sempre di più il puntare sul nucleare, ma sono ancora tantissimi i pregiudizi riguardo questa forma di energia
La Commissione Europa continua ad esprimere un consenso sull’introduzione del nucleare come fonte di energia green. Il Parlamento Europeo non ha ancora dato conferma ma la maggioranza si è già dichiarata a favore di questa scelta. Allo stresso tempo, però, una piccola parte mostra contrarietà nei confronti del nucleare: è a tutti gli effetti un dibattito che divide in due l’Europa. Tredici paesi hanno ad oggi dei reattori attivi, mentre in quindici non producono energia nucleare.
Oggi più che mai, con una crisi energetica in atto, si sta parlando di questa alternativa. E’ da considerare anche che, visti i tempi di costruzione, si potranno sfruttare le nuove risorse solo nel prossimo decennio e non senza investire una spesa piuttosto considerevole. Ma perché esiste tutto questo dibattito in merito? Ecco in cosa consiste la tanto nominata energia nucleare.
Energia nucleare: perché tanta contrarietà? La verità su cosa c’è dietro
Per energia nucleare si intente una fonte energetica derivata dall’energia dell’atomo. Nelle centrali nucleari viene messa in atto la tecnica della fissione nucleare, mentre la fusione è ancora in fase di sperimentazione. Il sistema utilizzato prevede l’uranio come materia primaria: gli atomi vengono bombardati con una grande quantità di energia, creando una divisione dalla quale scaturisce calore. In questa fase, però, vengono prodotte anche delle radiazioni ad alta intensità particolarmente pericolose per la salute degli esseri viventi, umani e non.
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L’astio nei confronti del nucleare è fondato prima di tutto sugli incidenti avvenuti in passato, come Chernobyl, dove una scarsa manutenzione dei macchinari è stata la causa principale della disgrazia. C’è da dire che negli ultimi decenni sono stati fatti grandi progressi e i reattori utilizzati sono più sicuri e di ultima generazione. Un altro aspetto negativo è legato alle scorie radioattive: al momento non esiste una soluzione per lo smaltimento di questi rifiuti: sia l’Unione Europea che gli Stati Uniti stanno lavorando in questa direzione. Anche il trasporto di queste sostanze è rischioso.
Le proteste
Negli ultimi anni, la costruzione di centrali nucleari ha generato tantissime proteste. In Italia, ad esempio, nel 2003 la Puglia, la Sardegna e la Basilicata hanno organizzato proteste antinucleare. Ulteriori punti utilizzati per dichiarare contrarietà nei confronti delle centrali sono la paura che finiscano nelle mani sbagliate, venendo utilizzate come armi di distruzione di massa nelle mani dei terroristi e i costi considerevoli necessari alla costruzione.
I vantaggi
Le tecnologie dietro agli impianti nucleari sono complesse. E’ questo che rende la loro costruzione molto costosa, sebbene poi i costi di manutenzione si equivalgano a quelli di normali centrali di gas o carbone e sebbene nel lungo termine il nucleare sia la fonte di energia più conveniente. Un altro punto a favore può considerarsi la grande quantità di energia prodotta: un solo reattore può soddisfare le esigenze di svariate città. Le emissioni sono minime e la si può considerare energia pulita a tutti gli effetti. Il gas che la centrale emette non è nocivo: si tratta di vapore acqueo.
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I costi di produzione sono molto bassi, inferiori rispetto ad una centrale a combustibili fossili. L’energia nucleare comporterebbe una minor dipendenza dal petrolio e la centrale può lavorare con continuità oltre cinquant’anni, consentendo un rientro dell’investimento iniziale. Infine, non è da escludere che creerebbe nuovi posti di lavoro: sono necessari molti più tecnici rispetto ad una normale centrale elettrica.
La paura
Il terrore di rivedere una nuova Chernobyl influisce molto sulla decisione della costruzione di una centrale nucleare. Tenendo conto del fatto che, nonostante gli errori umani, il reattore 4 della centrale ucraina presentava difetti fin dall’inizio e non avrebbe mai dovuto essere messo in funzione, dal 1986 ad oggi i reattori sono diventati più sicuri. Sono stati fatti enormi passi avanti in merito alla sicurezza e alla manutenzione delle centrali. Tendenzialmente, questo rende il nucleare un’energia sicura.