Le energie rinnovabili con le centrali a biomassa: a rischio le foreste

Le energie rinnovabili generate dalle centrali a biomassa possono costituire anche un pericolo per le foreste del Sud del mondo. Il tutto è da ricondurre alla necessità di legname da utilizzare per ottenere energia. Per questo si ricorre all’utilizzo di alberi, che provengono da ettari di terreno che le varie compagnie internazionali hanno comprato in Paesi come Congo, Ghana e India. Nemmeno l’Europa ha voluto restare indietro nella corsa alle foreste. Nello specifico Corea del Sud, Mozambico, Cambogia e Indonesia costituiscono le aree nelle quali si sono concentrati gli interessi europei.

Ma quale sarà l’impatto ambientale di tutto questo? Di certo il patrimonio ambientale non può che risentirne in termini di svantaggi. Senza dubbio nell’immediato ci si guadagna dall’uso delle biomasse, soprattutto per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, ma nel tempo l’ecocompatibilità non è garantita in tutto per tutto.
 
Il ruolo delle energie rinnovabili nel 2030 secondo il rapporto di Greenpeace sarà importante. È logico che, in tema di biomasse, l’uso delle energie forestali andrebbe incentivato, perché si ha la possibilità di produrre energia pulita. Ma non bisogna trascurare le conseguenze determinate dallo sfruttamento del legname, un rischio in cui si può incorrere, se non si prendono le adeguate misure volte alla prevenzione del pericolo. 3 Italiani su 4 vogliono le energie rinnovabili a tutti i costi, ma bisogna stare attenti.
 
Il ricercatore Lorenzo Cotula, che si è occupato della questione, ha fatto notare:
 

Se il progetto va avanti, molte domande poste finora su acquisizioni di terreni per biocarburanti e agroalimentare si porrebbero anche in questo settore, in particolare riguardo agli impatti sulle popolazioni locali.

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