Le energie rinnovabili possono essere ottenute dagli enzimi dello stomaco delle mucche. Sembra un’idea un po’ bizzarra, eppure sarebbe proprio così, almeno secondo una ricerca effettuata dal Rowett Institute di Aberdeen e dalla ARK-Genomics dell’Istituto Roslin di Edimburgo. Siamo ancora in una fase progettuale, ma le prospettive aperte dallo studio in tema di ecoenergie sembrano essere ottime, per abbandonare il ricorso al petrolio e alle altre fonti fossili per la produzione di energia. Il tutto ha come obiettivo la lotta all’inquinamento ambientale determinato dalle emissioni di anidride carbonica.
Si tratta di una questione che non può essere ignorata, in quanto si calcola che le emissioni nocive e l’inquinamento saranno in crescita dal 2012. D’altronde non si deve dimenticare nemmeno che le emissioni vanno combattute anche a vantaggio della salute. E allora affidarsi ai bovini e agli ovini potrebbe rappresentare un sistema per produrre energia pulita. Secondo gli studiosi a questo proposito sarebbero molto utili gli enzimi implicati nella digestione dei vegetali.
Ecco che cosa hanno affermato gli esperti in merito:
Riuscendo ad identificare gli enzimi, quelli che permettono ai ruminanti di digerire, e poi replicandoli su larga scala creeremmo enormi possibilità di applicazione su scala industriale di pratiche più sostenibili e rinnovabili.
Un obiettivo utopico? È difficile rispondere a questa domanda, anche perché ancora non si ha una conferma sulla possibilità di sintetizzare gli enzimi in questione in laboratorio. Eppure dobbiamo lasciare le porte aperte alla speranza, visto che le emissioni di CO2 europee sono aumentate.