Di nuovo nella provincia autonoma di Trento. Di nuovo l’allarme orso. I turisti sono spaventati, e le autorità hanno immediatamente iniziato i rilevamenti.
A quanto pare è una litania quasi quotidiana. Non ci dimentichiamo che la propaganda politica di Maurizio Fugatti, il cui mandato sta per scadere, è permeata di caccia alle streghe. O meglio, caccia agli orsi ed ai lupi. Non che non siano animali pericolosi, ma i decreti con tolleranza zero stanno facendo eco e sollevando perplessità in tutta la comunità europea. Ed ora un altro tassello alla minaccia che incombe sui turisti. Solo che non si tratta né di Alien né di Ted Bundy, ma di un plantigrado di due anni, che, incuriosito dalla cittadinanza e forse anche dalla facile reperibilità del cibo, è arivato fino agli spazi esterni di un residence di Folgarida.
Le impronte trovate sul pavimento lo testimoniano. Si ricorda che gli orsi bruni nostrani sono i primi ad aver paura dell’uomo. Il fatto che si palesino per lo più di notte non deriva dalle loro abitudini biologiche, ma da un adattamento per non incontrare l’uomo, di cui è predatore ma soprattutto predato.
Allarme orso in Trentino, turisti spaventati ed allerta generale
Qualche giorno fa alcuni turisti del residence di Folgarida, nella Provincia autonoma di Trento, hanno postato delle immagini che sono diventate immediatamente virali. Le foto erano accompagnate dal monito “state attenti”. Le impronte di orso sono state rinvenute nella parte esterna del residence, dove con tutta probabilità il plantigrado si è avventurato durante la notte. La notizia è stata confermata dal sindaco del paese, che ha espresso “grande preoccupazione”.
I rilevamenti sulle impronte sono iniziati immediatamente, e gli esperti hanno confermato si tratti di un orso, dell’età di due anni, con tutta probabilità attirato dalle persone e dall’immondizia in cui cercare del cibo. Il Sindaco di Folgarida, località turistica sia in inverno che in estate, ha dichiarato che l’amministrazione locale sta facendo di tutto per raccogliere la spazzatura puntualmente, ma l’alta stagione comporta un carico di lavoro supplementare affatto trascurabile. A quanto pare l’allarme non ha motivo reale di essere, dato che la presenza dell’orso di due anni era già nota da mesi. Tuttavia l’adiacenza del residence con il bosco rende possibile un’altra ‘visitina’ da parte del giovane plantigrado, a quell’età curioso ed esploratore.
La convivenza con gli orsi
La convivenza tra essere umano e animali selvatici è storia antica, e soprattutto non priva di rischi, da ambo le parti. La provincia autonoma di Trento non tenta neanche un compromesso. Dopo aver stabilito e decretato l’abbattimento di due lupi ‘a caso’ per sfoltirne il branco, ora ha condannato a morte l’orsa F36. Questo non è un atteggiamento di rispetto reciproco, ma di sopraffazione antropocentrica. Ed ogni giorno in cui la minacciosa ombra dell’orso si allarga tra la popolazione è un giorno in meno di speranza per la vita di F36.