Le scorie nucleari devono essere smaltite in bunker sotterranei: così stabilisce l’Unione Europea in nome della sicurezza nucleare. In sostanza si dovrebbe provvedere alla realizzazione di caverne in graniti o argille, scavate ad una profondità compresa fra i 100 e i 700 metri. I progetti relativi a questi bunker dovranno essere presentati dai singoli Stati nell’ambito dei piani nazionali che devono essere sottoposi al vaglio dell’UE entro il 2015. È certo comunque che i tempi sono piuttosto lunghi, per premunirsi di tutte le misure adatte allo smaltimento dei rifiuti radioattivi.
In effetti non bisogna dimenticare che depositi di questo tipo non ce ne sono in alcuna parte del mondo e si calcola che serviranno circa 40 anni per costruirne almeno uno. Si sapeva che per le scorie nucleari erano state stabilite dall’UE nuove norme, adesso si conoscono maggiori dettagli e non mancano le prime critiche. Lo stoccaggio in profondità delle scorie nucleari è sufficiente?
Rimangono dei dubbi. Inoltre, mentre in un primo momento era stata portata avanti l’intenzione di vietare le esportazioni di rifiuti nucleari in altri Paesi, alla fine si è deciso di lasciare una porta aperta sulla questione. E non è affatto un problema da poco, visto che anche ultimamente gli ambientalisti hanno protestato contro le scorie nucleari trasportate sul treno in Piemonte.
Greenpeace ha fato sentire la propria protesta nei confronti dell’Unione Europea, che ha mostrato un atteggiamento ambiguo sul trasporto all’estero delle scorie radioattive, rimandano solo il problema ad un futuro non precisato, ma non adottando misure decisive per un’urgente risoluzione della questione.