Le spiagge in Italia potrebbero essere soggette ad una classificazione come per gli alberghi, per i quali è adottato il sistema delle stelle. Il tutto rientra nell’ambito di una proposta, che verrà discussa a settembre al Parlamento Europeo. In fin dei conti si tratta di tutelare un settore che, oltre a prendere in considerazione il patrimonio ambientale, rappresenta anche una notevole fonte di ricchezza per il nostro Paese. Un motivo in più per pensare alla sostenibilità ambientale in relazione alle spiagge. Un aspetto che non è affatto da trascurare.
Come fa notare l’europarlamentare Lara Comi, che ha effettuato un giro per i litorali italiani:
Per la stragrande maggioranza ho avuto un riscontro positivo. Perché ai servizi eccellenti si unisce il rispetto dell’armonizzazione con il paesaggio e il corretto impatto eco-ambientale.
C’è comunque molto da fare, per riuscire a garantire un impatto ambientale adeguato e la classificazione sullo stesso stile di quella relativa agli hotel potrebbe essere una soluzione, invece che puntare sulla mancanza di investimenti, alla quale corrisponde in certi casi un esagerato aumento dei prezzi. Eppure, come hanno sottolineato le Bandiere blu, le spiagge italiane di qualità per il 2011 ci sono, per non parlare, in termini di ecoturismo, delle 8 spiagge più “verdi” del mondo.
Non molte speranze fornisce il nuovo dossier del WWF sulle spiagge e sull’inquinamento del mare, per questo è necessario intervenire anche con il ricorso a specifici provvedimenti legislativi. Se a tutto questo aggiungiamo l’applicazione di standard a livello europeo, il risultato, in termini di ecocompatibilità, non può che essere notevole.
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