E’ possibile che alcuni tra i maggiori leader energetici siano stati colti a spiare le azioni degli attivisti ambientali per prevenirne i contrasti? Ebbene, è quello che è successo in Gran Bretagna, dove tre grosse imprese nel campo dell’energia sono imputate di aver pagato delle ditte private specializzate in spionaggio per evitare le insurrezioni degli ambientalisti su argomenti molto “scomodi” come energia e clima. Queste rivelazioni sono state fatte dalla testata inglese Guardian, la quale ha dichiarato di possedere documentazioni che ne avvalorano la tesi.
Il monitoraggio sul gruppo di attivisti è stato commissionato da queste tre compagnie energetiche: Il gigante dell’energia E. ON, il gruppo scozzese di combustibili fossili Resources Group e una delle imprese di generazione di energia elettrica ovvero la Scottish Power. Secondo le indiscrezioni, le agenzie di investigazioni seminano dei finti membri per visionare le mailing list, gli spostamenti e le iniziative dei gruppi attivisti.
Eli Wilton, una degli organizzatori del Climate Camp, trovandosi dall’altra parte della barricata ha dichiarato: “E’ spaventoso che in un incontro su come fermare l’industria dei combustibili fossili, la persona seduta accanto a voi potrebbe essere proprio una spia pagata dai giganti dell’energia“. E come darle torto?
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