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Liguria, trovato serpente a due teste: non è la prima volta in Italia

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In Liguria è stato rintracciato un esemplare di serpente molto particolare perchè ha due teste. Per quanto possa essere un ritrovamento insolito a detta degli esperti non è un caso isolato.

serpente due teste italia
Colubro (foto da Canva) – ecoo.it

In natura alcune volte può capitare che condizioni contingenti modifichino il percorso che porta una singola cellula fecondata a trasformarsi in un essere vivente al punto tale che questo essere vivente possiede poi caratteristiche del tutto insolite. Tra i casi più eclatanti di soggetti che sono diversi rispetto a quello che dovrebbero apparire ci sono per esempio gli animali che nascono affetti da albinismo ovvero da una mancanza di pigmentazione in tutto il corpo che li porta quindi ad essere spesso prede più facili o predatori poco abili.

Un discorso simile si può fare per esempio con quegli animali che magari nascono senza il disegno tipico della loro specie sulla pelliccia. Un caso di una nascita di questo tipo così particolare è quella della piccola giraffa nata senza macchie e di cui ora lo zoo che l’ha vista nascere sta cercando di trovare un nome. Ma esistono anche casi in cui la natura sembra creare esseri mitologici come è questo giovane serpente a due teste. Una scoperta che, andando a guardare nell’economia globale, non è insolita ma che per l’Italia potrebbe sembrarlo.

Il giovane serpente a due teste rinvenuto nella zona di Valle Scrivia

A raccontare di questa creatura è Ugo de Cresi coordinatore del gruppo zampe libere che ha ricevuto da una delle sue referenti, Greta, una foto che testimonia proprio l’avvistamento di questo serpente bicefalo. Nello specifico l’esemplare che è stato individuato è un appartenente alla specie della Coronella austriaca. Si tratta di un serpente di tutto innocuo che appartiene alla stessa famiglia di tutti i colubri e quindi non è assolutamente dotato di veleno. Tra le altre cose, sempre l’esperto ricorda che c’è stato almeno un altro avvistamento in Toscana nell’ottobre del 2007 di un’altra Coronella anche in quel caso bicefala. Stando a quanto riportato su Facebook, l’esemplare è un giovane e probabilmente la sua nascita è avvenuta nel momento in cui le temperature sono crollate improvvisamente.

Serpente bicefalo (foto da Canva) – ecoo.it

Un dato da non sottovalutare dato che i serpenti sono animali a sangue freddo e si affidano proprio alla temperatura e all’irraggiamento solare per mantenersi attivi e vitali. Proprio la sua condizione così particolare che lo ha portato ad avere due teste e la nascita in un momento climatico difficile, prosegue l’esperto, fanno supporre funzioni vitali ridotte. Il problema più grosso quando nasce un serpente a due teste, o in generale un animale bicefalo, viene dal punto in cui i due corpi sono diventati uno solo. Perché, per esempio nel caso del serpente di Valle Scrivia, i due serpenti risultano collegati in una posizione piuttosto avanzata il che significa che anche se hanno teste separate il loro apparato digerente e respiratorio è unico e fa molta fatica a mantenere in vita entrambe le teste. E poi c’è poi il problema del movimento e della nutrizione.

Quante possibilità ha di sopravvivere in natura?

Serpente (foto da Canva) – ecoo.it

Il giovane esemplare di Coronella austriaca a due teste è destinato ad una vita molto complessa. Esemplari bicefali in natura, a prescindere dalla specie, hanno infatti poche chance proprio perché avendo due teste gli impulsi che vengono agli organi e ai muscoli possono risultare contrastanti e la nutrizione ne risente, così come le possibilità di fuggire in caso di attacco da altri animali. E proprio de Cresi ricorda che, per esempio, in alcuni casi di serpenti bicefali in cattività per far sì che entrambe le teste possano nutrirsi e non si attacchino tra loro è necessario coprirne una e far nutrire l’altra fino al completamento della digestione per poi eseguire la stessa operazione con la seconda testa, in modo da non affaticare troppo l’organismo e garantire a entrambe le teste la realizzazione dei propri istinti. Una realtà che in natura non è ovviamente possibile.

Valeria Poropat

Valeria si occupa da anni di ecologia e per Ecoo cerca di trovare tuttio ciò che c'è di buono nel rapporto tra uomo, natura e tecnologia

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