Per rendere la città più sicura e l’aria più respirabile, il sindaco ha deciso di imporre il limite di 30 chilometri orari per la circolazione delle auto. Dove?
Quali sono i fattori principali che contribuiscono ai livelli di inquinamento dell’aria? Non vi è dubbio che uno di questi sia la circolazione di veicoli con motori termici alimentati con carburanti. Tanto che l’Unione Europea, tra le varie misure preventive e contenitive sulle emissioni di gas serra, ha introdotto il divieto di produzione di questo tipo di veicoli a partire dal 2035 e della loro circolazione a partire dal 2050.
Agire sulle emissioni delle auto al fine di rendere la città meno inquinata e più sicura per i pedoni è l’idea che ha mosso anche il sindaco e la giunta comunale di Bologna. Il primo cittadino Matteo Lepore, infatti, vuole sperimentare un piano già attuato a Olbia e Ascoli, nonché in grandi città europee quali Bruxelles, Valencia, Oslo, Grenoble ed Helsinki: il limite di 30 chilometri orari per la circolazione delle auto.
Come comprovato da numerosi studi, infatti, la velocità di crociera dei veicoli è direttamente proporzionale alla loro emissione di gas serra inquinanti. Oltre a costare di più in termini di carburante, andare a velocità elevata costa caro anche al pianeta e alla sicurezza dei cittadini. Con l’intento di rendere gli spazi urbani più sicuri, dunque, Bologna ha iniziato una transizione che durerà fino a gennaio 2024.
A luglio entreranno in vigore le sanzioni per coloro che percorrono le strade di Bologna a velocità sostenuta. E non solo quelle del centro, dove il limite di 30 chilometri orari era già in vigore, ma lungo il 70% dei percorsi urbani. Il limite di 50 km/h resterà in vigore solo lungo circa 100 strade, compresi i raccordi cittadini, le grandi arterie e le circonvallazioni che permettono l’accesso alla città.
Nel corso dei mesi successivi, poi, si organizzeranno corsi di guida sicura e verranno installati 500 cartelli di segnaletica verticale e orizzontale. Si parla di uno stanziamento di 24 milioni di euro, a cui si sommeranno gli ulteriori 35 milioni stanziati nell’ambito dell’iniziativa Impronta Verde per la realizzazione di 6 parchi urbani. La speranza della giunta comunale è che il cambiamento di cultura e mentalità pensato per Bologna possa diventare presto un’iniziativa anche nazionale.
Produzione della birra, come funziona e come mai gli scarti non vanno gettati via, scopri…
Sorge nella Capitale di uno dei Paesi più ipnotici al mondo il primo grattacielo completamente…
Prezzo gasolio, le possibilità di variazioni in vista della stagione invernale. La speranza di spendere…