La provincia di Bolzano vuole promuovere il turismo sostenibile e preservare gli ecosistemi montuosi, per farlo ha proposto un limite ai pernottamenti.
Praticare il turismo sostenibile significa anche non sovraffollare i luoghi, non sfruttarne le risorse in maniera incontrollata e preservarne ecosistema ed equilibrio. Ma anche visitare luoghi immersi nella natura e poco conosciuti o scegliere opzioni di alloggio eco-friendly, come ad esempio i glamping, può essere un’opzione valida. In quest’ottica la provincia autonoma di Bolzano ha avanzato una proposta alquanto curiosa: imporre un limite ai pernottamenti dei turisti nel territorio altoatesino.
In tal modo si vuole limitare anche l’accesso alla città, evitando che il turismo di massa vada a compromettere i delicati ecosistemi di montagna. L’assessore del turismo Arnold Schuler ha dunque avanzato la proposta che verrà discussa ufficialmente a giugno. Qualora la giunta dovesse approvarla, Bolzano diventerebbe la prima città a contingentare i posti letto turistici.
Trentino Alto Adige: come limitare i danni dell’overtourism
Il limite dei pernottamenti dovrà riguardare infatti non solo le strutture alberghiere, ma anche affittacamere e privati. Come riportato dal quotidiano Alto Adige, il numero di posti letto turistici nel 2019 era di 229.088. Nel corso degli anni successivi ne sono stati creati ulteriori 10mila, che verranno presto distribuiti tra le varie strutture di accoglienza turistica.
La proposta avanzata a Bolzano non è la prima che mira a limitare le conseguenze del turismo non sostenibile. Nel 2022, ad esempio, a Trento, Bolzano e Belluno è stato attivato il piano Dolomiti low emission zone, che punta a limitare l’accesso di automobili in alcuni paesi delle province, nonché l’inquinamento prodotto dai mezzi.
Limite dei pernottamenti a Bolzano e limite di ingressi a Venezia
Anche in Veneto è stato attuato un piano di contingentazione turistica: Venezia, per contrastare il cosiddetto overtourism, ha bloccato gli accessi alla città oltre un certo numero. A Bolzano l’idea è la stessa, ma tiene conto della diversa tipologia di turismo che si va a fare in Trentino Alto Adige, dove i soggiorni sono potenzialmente più lunghi di quelli in città e dove un numero eccessivo di visitatori può compromettere l’equilibrio degli ecosistemi naturali.