La storia della limonata, bevanda dissetante per eccellenza, ha un’origine lontana, nel tempo e nello spazio. Quali sono le curiosità
La ricetta della limonata è semplice e molto conosciuta. Tuttavia tra bevanda e bevanda possono esserci delle variabili ed anche sapori più o meno gradevoli. Si può dire che gli ingredienti base siano acqua e succo di limone. Con zucchero eventualmente aggiunto. Si può procedere con scorza di limone macerata da unire al succo, oppure qualche foglia di menta. La cosa importante è che alla fine la bevanda sia rinfrescante e dissetante. È infatti uno dei modi per dare una parvenza di freschezza durante le estati torride. O è utilizzata per sgrassare e ripulire la bocca.
In Occidente la limonata è conosciuta sì in maniera artigianale, anche perché è molto semplice da fare, ma soprattutto industriale, con anidride carbonica aggiunta o acqua tonica. In realtà anche se il settore alimentare si è ben presto appropriato di questa ricetta, che ora viene delegata all’acquisto anziché alla preparazione, le origini della limonata sono lontane, anche se ancora incerte.
Da documenti pervenuti fino ad oggi la limonata è presente già nel Medioevo occidentale. Veniva usata per rinfrescarsi, ma anche come utilizzo medico. Il limone infatti ha diverse proprietà antisettiche, oltre a contenere la Vitamina C, molto utile per tenere lontane le affezioni delle alte vie respiratorie. In realtà i primi riferimenti di questa bevanda sono presenti in un trattato arabo del Dodicesimo secolo, scritto dal medico Ibn Jumay‘, il quale raccomandava l’utilizzo di limonata, con l’aggiunta di altre spezie, ad uso terapeutico e benefico.
Della diffusione della limonata in Occidente si hanno segni dal Diciassettesimo secolo, come bevanda utilizzata a Parigi, venduta in strada da ambulanti che la preparavano ed inserivano in dei serbatoi. Così smise si essere medicina pr diventare bevanda con effetto gradevole e rinfrescante. Tuttavia è stato l’arrivo negli Stati Uniti a rendere celebre la limonata al livello mondiale. Con delle varianti. Nell’Ottocento era più simile ad un sorbetto. Conteneva dell’albume e veniva congelata. Inoltre veniva utilizzata al fronte per rendere più bevibile l’acqua. E da lì rapidamente la versione che oggi tutti conosciamo.
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