Il volo Aloha Airlines 243 doveva congiungere le città hawaiane di Hilo e Honolulu. Un’unica vittima dell’incidente. Le cause del disastro.
E questa volta si torna all’errore umano. Ma non di volo bensì di terra. Il volo 243 della Aloha Airlines, avrebbe dovuto congiungere due città hawaiane. L’incidente, dovuto a degli errori di manutenzione, come appurato in seguito dagli inquirenti, provocò la morte di un’unica persona. Una hostess membro dell’equipaggio, che dopo l’apertura dell’aereo venne risucchiata in aria.
Ci furono numerosi feriti, qualcuno anche di grave entità, ma l’atterraggio di emergenza riuscì a non creare altre vittime. Data la stranezza e la particolarità dell’incidente, in seguito anche al rapporto ufficiale degli inquirenti, ci furono delle teorie alternative, che furono considerate tecnicamente possibili, ma che a parere della commissione d’inchiesta non si verificarono in questo caso specifico.
Il Boeing 737, decollò dalla città di Hilo nelle Hawaii il 28 aprile 1988 alle 13:25 ora locale. L’aereo di linea aveva a bordo 95 occupanti, di cui 5 erano membri dell’equipaggio e i 90 restanti erano passeggeri. La meta prevista era all’interno dello stesso stato delle Hawaii, Honolulu. L’ispezione che precedette la partenza non rilevò nulla di singolare nel velivolo. Le condizioni metereologiche sembravano ottimali. Intorno alle 13:48 ora locale, circa 20 minuti dopo la partenza, quando il velivolo viaggiava un altitudine di crociera di 24mila piedi, si avvertì un suono sibilante, e una piccola parte della fusoliera sul lato sinistro del soffitto si ruppe.
Il comandante, dalla cabina di pilotaggio, avverti immediatamente che l’aereo iniziò a virare non rispondendo più ai comandi. Dopodiché il primo ufficiale iniziò a vedere pezzi dell’aereo fluttuare in aria. E dove era presente la cabina della prima classe si vedeva il cielo. A questo punto rapidamente si creò una decompressione esplosiva della cabina che strappò buona parte del soffitto. L’assistente di volo Clarabelle Lansing, unica vittima dell’incidente, fu sbalzata fuori dall’aeromobile, ed il suo corpo non fu mai trovato. La perdita di controllo dell’aereo portò ad un atterraggio di emergenza sull’isola di Maui, che all’epoca non era ancora predisposta per soccorsi di emergenza. L’atterraggio riuscì con successo ed il resto dei passeggeri dell’equipaggio furono evacuati dal velivolo.
Gli inquirenti conclusero che la manutenzione e l’ispezione erano carenti. A quanto pare la Aloha Airlines, durante il suo programma di manutenzione, ha mancato di rilevare alcuni segni significativi di affaticamento del materiale dell’aereo, che alla fine portò alla rottura della parte superiore della fusoliera. E di conseguenza l’incidente del Boeing 737.
Produzione della birra, come funziona e come mai gli scarti non vanno gettati via, scopri…
Sorge nella Capitale di uno dei Paesi più ipnotici al mondo il primo grattacielo completamente…
Prezzo gasolio, le possibilità di variazioni in vista della stagione invernale. La speranza di spendere…