Una “invasione biologica” di specie aliene sta minacciando la vita sulla Terra, con rischi per la salute umana, ma non solo.
Il problema delle specie aliene invasive è una minaccia crescente per la biodiversità globale, l’economia e persino la salute umana: lo attesta un recente rapporto, secondo il quale oltre 37.000 specie aliene sono state introdotte in nuovi habitat, di cui 3.500 classificate come invasive e hanno effetti ben documentati, che sono peraltro anche legati – ad esempio – ai cambiamenti climatici.
Tra le altre conseguenze, ci sono poi l’annientamento di specie autoctone e la distruzione di ecosistemi naturali, con danni che sono stimati in oltre 423 miliardi di dollari, ma l’ONU avverte che questo è probabilmente una “grossolana sottostima”. Ogni anno, circa 200 nuove specie aliene invasive entrano in nuovi territori, e si prevede che entro il 2050 il numero complessivo di specie invasive aumenterà del 36% rispetto a oggi.
Le specie aliene e come difendersi: quali sono i rischio anche per l’uomo
Come sottolineato in passato, il costo per difendere gli ecosistemi dalle specie aliene è elevato e la battaglia da combattere coinvolge, nel piccolo, ognuno di noi. Stando al rapporto sopracitato – e che potete trovare integralmente a questo link – alcune di queste specie, più di altre, rappresentano un pericolo che nessuno di noi dovrebbe mai sottovalutare.
Tra queste specie aliene, alcune sono diventate negli anni infaustamente famose, come lo scoiattolo grigio, che sta minacciando la sopravvivenza dello scoiattolo rosso nel Regno Unito, e il calabrone asiatico, che rappresenta una grave minaccia per le popolazioni di api, fondamentali per l’impollinazione. Un’altra specie pericolosa è il poligono giapponese, una pianta tenace e difficile da eradicare.
Anche il velenoso pesce scorpione, che si è diffuso nel Mediterraneo, e quindi anche nei mari italiani, sta mettendo a repentaglio l’ecosistema marino. Infine, la formica rossa invasiva, trovata in Europa nel 2023, è un ulteriore esempio del pericolo rappresentato da queste specie. Ma arrivati a questo punto, la domanda da porsi è quali siano i reali rischi per la salute umana.
Non andrebbe sottovalutato, da questo punto di vista, il fatto che oltre a danneggiare l’agricoltura e gli ecosistemi naturali, le specie invasive contribuiscono al 60% delle estinzioni globali documentate, dimostrando il loro impatto devastante sulla biodiversità. L’uomo non è esente quindi da questo processo e potrebbe subirne le conseguenze, senza avere la giusta capacità di reagire.