La necessità di un’edilizia ecologica, che tenga il più possibile in considerazione le esigenze di conservare la natura, e l’uso del vetro pongono una questione non di poco conto: la minaccia alla biodiversità.
Ad esser maggiormente colpita, secondo la LIPU, è l’avifauna. Gli uccelli non sono in grado di percepire come pericolo i vetri o i pannelli antirumore in plexiglass lungo strade e tangenziali dei nostri centri urbani. Le collisioni, soprattutto da urto frontale, sono quasi sempre mortali. Le stime sono allarmanti. Negli Stati Uniti vengono registrati 1 miliardo di vittime ogni anno, circa 25 milioni in Italia. Va da sé che la ragione principale di questi urti sta nella trasparenza dei materiali.
Alla fine dello scorso anno è stato pubblicato il volume “Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli”, che è un vero e proprio manuale in 50 pagine nato dalla sinergia tra Italia, Svizzera ed Austria in cui vengono analizzate le possibili soluzioni a queste stragi annunciate. E si tratta di soluzioni che da un lato possono tutelare la protezione dell’avifauna e dall’altro garantire una maggiore qualità dell’ambiente urbano. Si va, ad esempio, dalla marcatura delle vetrate al ricorso di superfici inclinate, dall’uso delle tettoie all’inquinamento luminoso, dall’utilizzo di vetri traslucidi alle fonti di informazione. Anche il semplice impiego di linee e reticoli posti sulle vetrate potrebbe essere molto efficace nel ridurre gli impatti e salvare la vita ai signori dei cieli.
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