Frutta e verdura senza pesticidi deve essere un diritto ma la filiera agroalimentare è purtroppo ancora molto concentrata sull’utilizzo di sostanze chimiche. Come evitarle?
Riuscire a mangiare frutta e verdura che non sia stata trattata con pesticidi in maniera pesante è sempre più complicato ed è per questo che Environmental Working Group, che raccoglie tutte le associazioni attiviste americane, ogni anno pubblica la classifica dei cosiddetti Clean Fifteen ovvero i 15 prodotti dell’ortofrutta che sono risultati meno contaminati in assoluto.
Accanto a questa classifica con i 15 prodotti tra frutta e verdura con percentuali ridotte di pesticidi la stessa associazione pubblica anche la lista di quelli che sono denominati Dirty Dozen, ovvero i 12 prodotti dell’ortofrutta che invece sono risultati nell’anno i più contaminati in assoluto e che andrebbero quindi trattati con cura, evitando per esempio di mangiarli con la buccia. La lista dei 15 prodotti più sicuri per quello che riguarda la presenza di pesticidi comprende frutta e verdura che proviene da ogni angolo del pianeta, un segnale di come sia il problema dei pesticidi sia la soluzione siano questioni globali.
La lista dei clean fifteen è redatta da Empowering Working Group sulla base dei dati reperibili negli Stati Uniti ma dato proprio il modo in cui l’agricoltura si muove su un piano globale conoscere quelli che vengono considerati sicuri in una parte del mondo rimane comunque importante. Soprattutto se è messa a confronto con la lista del 2023 dei Dirty Dozen. In cima alla classifica dei prodotti che sono risultati esenti, o quasi del tutto esenti, dai pesticidi c’è l’avocado seguito dal mais dolce e dall’ananas. Ma nelle prime 15 posizioni si trovano anche gli asparagi, i meloni, il cavolo, i funghi, il cocomero e le carote.
Queste sono produzioni presenti sul suolo americano ma che molto probabilmente risulterebbero altrettanto clean anche se esaminate in altre parti del mondo. Tra le note a margine della lista, comunque, anche EWG riconosce che per quello che riguarda il mais dolce e la papaya i prodotti sono stati inseriti nella lista dei clean fifteen anche se una parte risulta geneticamente modificata.
Abbiamo accennato alla lista dei Dirty Dozen, ovvero i peggiori prodotti in termini di quantità di pesticidi, e in questa lista si nota come la maggior parte dei prodotti siano frutta. Guardando le prime 10 posizioni troviamo infatti fragole, pesche e pere, pesche noci, mele, uva e ciliegie con i mirtilli in undicesima posizione. Le altre quattro posizioni sono occupate dagli spinaci, che si trovano subito sotto le fragole, il cavolo riccio nelle varie incarnazioni, in nona posizione peperoni e peperoncini e chiudono in dodicesima posizione i fagiolini. Per questi prodotti, oltre ad un lavaggio accurato per cercare di eliminare i pesticidi residui possibili sulla buccia in caso di cottura in acqua sarebbe meglio gettare via l’acqua e non consumarla.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…