Litio, scoperto un nuovo modo per recuperarlo

Trovato il modo per non sprecare il litio, di seguito il sistema che consente di evitare l’inquinamento ambientale che deriva dalle batterie.

batterie al litio
Litio, il nuovo sistema per recupararlo (ecoo.it)

Il litio è un materiale molto usato quanto prezioso che trova impiego in numerose produzioni, dalle batterie alla farmacologia, alla metallurgia. Si tratta di un metallo, anche se in matura non si trova allo stato elementare, ma in composti minerali di vario tipo.

Uno degli utilizzi più importanti di questo metallo alcalino è per la produzione delle batterie, come accennato, da quelle delle auto elettriche alle più comuni che si trovano nei supermercati e nei negozi per alimentare moltissimi piccoli elettrodomestici. Se il suo impiego è vastissimo, il suo recupero è molto difficile e oneroso in termini energetici e ambientali.

Litio, come si può recuperare in maniera più conveniente

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Batteria al litio di auto elettrica, un mercato in grande sviluppo (ecoo.it)

Come accennato, il mercato dei prodotti che utilizzano questo metallo è molto esteso ed è previsto in ulteriore crescita nei prossimi anni. Proprio per questo motivo è molto importante individuare dei sistemi di smaltimento e recupero del litio, soprattutto delle batterie esauste.

Una risposta sembra giungere da uno studio apparso sulla rivista Advanced Functional Materials che presenta la possibilità di recuperare il 50 per cento del litio contenuto nelle componenti delle batterie. I metodi usati finora per lo scopo prevedono l’uso di agenti acidi che permettono però di recuperare solo il 5 per cento del metallo delle batterie.

Il procedimento è molto dispendioso in termini energetici e inoltre ne perde la maggior parte durante la procedura di filtraggio. Nei sistemi tradizionali il litio è filtrato per ultimo con i risultati descritti. Secondo gli autori dello studio presentato su Advanced Functional Materials è possibile invertire il filtraggio, filtrando per primo il litio.

Per far questo occorre immergere la batteria in solventi particolari e bombardarla con radiazioni a microonde. I materiali contenuti nel solvente assorbono le radiazioni delle microonde e l’energia viene trasferita direttamente alle molecole del litio. I tempi di questo processo sono rapidi e consentono di filtrare l’87 per cento del litio della batteria esausta in appena 15 minuti, contro le 12 ore dei sistemi tradizionali.

In più il solvente si mantiene più stabile, perché i tempi rapidi del riscaldamento con microonde sono brevi, preservando la stabilità del solvente. Il nuovo sistema quindi potrebbe far risparmiare tempo, energia e risorse con un impatto ambientale ridotto. Una possibilità in più per l’utilizzo migliore delle batterie al litio, che restano un fattore di inquinamento a livello globale.

Bisogna poi considerare l’aspetto economico, il mercato degli accumulatori delle vetture elettriche ha fatturato circa 65 miliardi di dollari solo nel 2023, con aumenti stimati all’8 per cento in un prossimo futuro. Quindi un sistema per contenere i costi e abbassare la dispendiosità ecologica delle batteria non potrà che favorire tutto il comparto dei veicoli elettrici per il trasporto.

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