Il livello del mare si è innalzato parecchio, forse troppo: si parla infatti di 9 cm in 9 anni. Come è arrivata la comunità scientifica a tale conclusione?
La bella stagione sta per arrivare, è noto questo. Chi infatti non ha preso la decisione di mettersi a dieta per fronteggiare al meglio la prova costume? Un periodo di transizione davvero particolare; da un lato ancora il freddo non ci ha abbandonati, ma è aprile e quindi dobbiamo fare i conti col fatto che l’estate sta arrivando.
Tanti amano il mare, è chiaro… potersi tuffare e trascorrervi dei momenti di pura estasi. Ma cosa accadrebbe se un giorno non potessimo piu’ farci il nostro amato bagno? Stanno scomparendo i mari? No, ma ci sono delle modifiche che stanno mettendo all’erta persino la comunità scientifica. Andiamo nel dettaglio.
La valutazione del livello del mare è cominciata 30 anni fa con varie missioni internazionali e le cui informazioni sono servite a tutti. Di recente la missione prende il nome di Sentinel-6/Jason-CS (Continuity of Service); trattasi di due satelliti deputati al monitoraggio del livello del mare costante fino al 2030. Il primo di questi due satelliti è il Sentinel-6 Michael Freilich, lanciato nel 2020, mentre il lancio del secondo è previsto fra due anni.
Grazie alla tecnologia, è possibile lavorare con strumentazione di precisione, tra questi gli altimetri radar che forniscono misurazioni precise del livello del mare in tutto il mondo. Gli altimetri fanno rimbalzare i segnali sulla superficie dell’oceano, registrando il tempo impiegato dal segnale per viaggiare da un satellite alla Terra, andata e ritorno.
Il livello del mare sale a causa del riscaldamento globale: è la elevata presenza di gas serra come l’anidride carbonica (CO2) che l’uomo immette nell’atmosfera a determinarlo. Le calotte glaciali e i ghiacciai della Terra si stanno sciogliendo provocando l’espansione dell’acqua di mare.
Nel 2022, l’aumento del tasso annuo di innalzamento dei mari è stato inferiore rispetto a quanto previsto dagli esperti – e valutando il trend degli ultimi anni – ma comunque pari a 0,27 cm, un dato quindi che non va presso sottogamba. Lo sanno bene gli esperti che dicono sul punto “Il monitoraggio dei gas serra che rilasciamo nell’atmosfera ci dice quanto stiamo cambiando il clima, ma i livelli del mare ci mostrano come sta rispondendo” sono queste le parole di Josh Willis, un oceanografo del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA a Pasadena, in California. E’ ora di fare qualcosa.
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