Immagini crudeli che mostrano quanto l’essere umano possa essere vile e meschino. Il video che filma l’inseguimento è terribile
“Sono solo ragazzi” o “ci stavamo divertendo” non sono valide giustificazioni quando la crudeltà prende il sopravvento sul buon senso e il rispetto. Rispetto che ci deve sempre essere che sia verso un altro essere umano, un animale o l’ambiente. Non rendersi conto della sbagliata azione che si sta intraprendendo non capendo quando si aggiunto il momento di fermarsi, è una sconfitta per la persona che svolge l’azione e per l’intero genere umano.
E’ davvero brutto rendersi conto che per noia, per divertirsi, per sentirsi “intraprendenti” girando un video, non baleni neanche per un momento il pensiero che quello che si sta facendo sia privo di cuore e di umanità. Continuare imperterriti senza rendersi conto che sia un vero e proprio maltrattamento è agghiacciante, ancor di più quando a compiere un gesto estremamente crudele sono solo due ragazzi.
Terrorizzato e disperato, alla ricerca di una via di scampo il capriolo fugge inseguito da uno scooter con a bordo due ragazzi. Questo è quello che viene mostrato nel video postato sui social che ha ricevuto una pioggia di commenti, tanto da portare una delle pagine dove è stato condiviso a doverlo rimuovere. “Crudeltà e maltrattamenti verso la fauna selvatica” sono le parole di Enpa Firenze e sulla pagina Twitter di Enpa Onlus accompagnano un estratto del video con queste parole: “Firenze, due scooteristi inseguono di notte un capriolo spaventatissimo. E’ maltrattamento, un atto di idiozia” aggiungendo che “risponderanno in Tribunale: Ufficio Legale Enpa presenta denuncia. Ci aspettiamo una condanna esemplare“.
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Tutto è avvenuto a Firenze, precisamente i via Benedetto Fortini. Il video girato alle 20,30 mostra la crudeltà nell’inseguire un povero animale indifeso lungo la strada. Il capriolo fugge cercando di mettere più distanza possibile tra se e i suoi inseguitori. Le parole che i ragazzi dicono nel video sono raccapriccianti e non mostrano alcun tipo di rimorso per le azioni che stanno compiendo.
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“Ce lo mangiamo?“, “oggi si va a spasso col capriolo!“, “sembra Usain Bolt“, queste solo alcune delle frasi che si possono ascoltare mentre tutta la scena viene ripresa da uno dei due ragazzi. Puntandogli i fari addosso e non fermandosi la situazione va avanti per qualche minuto fin quando, il capriolo riesce a fuggire. Inimmaginabile lo stress e la paura che l’animale ha potuto provare e non si possono conoscere le conseguenze sul suo stato psicofisico. Un gesto duramente condannato che deve portare a riflette su quanto tutto questo estremamente sbagliato sia e di come bisogna educare soprattutto i più piccoli al rispetto del prossimo, che sia una persona o un animale.
Video: Video Twitter Enpa Onlus
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