Era il 1975. Molti bambini venivano portati dal Vietnam negli Stati Uniti. Uno di questi voli, il Lockheed C-5 Galaxy United States Air Force, si è schiantato
Quando si parla di voli del passato il cui esito non è andato a buon fine si prova sempre un certo tipo di empatia, data la diffusa fobia per il volo nella popolazione mondiale. Questo del 4 aprile 1975 era un aereo in partenza dal Vietnam del Sud di tipologia militare. Il fatto che questo incidente abbia avuto una grande e con i media è dipeso dal fatto che delle 314 persone a bordo 78 erano bambini.
Questo aereo stava compiendo la tratta dal Vietnam fino agli Stati Uniti per la cosiddetta Operazione Babylift, una sequenza di operazioni statunitensi rivolte a portare via gli orfani di guerra del Vietnam per fargli trovare rifugio negli Stati Uniti. Non esiste un numero esatto di bambini che sono stati evacuati nel tempo. Nonostante ciò si parla di oltre 110 mila rifugiati. Questa evacuazione è stata portata avanti dal 3 al 26 aprile 1975, e il secondo giorno c’è stato l’incidente.
Non soltanto i bambini vietnamiti, ma anche altri cittadini americani furono evacuati all’inizio di aprile per evitare le conseguenze dell’inasprimento della guerra in Vietnam. La prima tratta del volo doveva essere da Tan son Nut, fino alla base in aeronautica americana nelle Filippine. Da lì il volo avrebbe dovuto avere un’altra tratta fino a San Diego negli Stati Uniti, dove il presidente Ford avrebbe raccolto i piccoli orfani. La ricostruzione dell’incidente fu piuttosto semplice. A causare lo schianto fu la rottura della serratura che chiudeva la rampa di carico posteriore del velivolo. Di conseguenza il portellone dell’aereo militare si apre improvvisamente e tutta la cabina una decompressione rapidissima ed esplosiva. I capitani cercarono di riprendere il controllo del volo per ritornare all’aeroporto, tuttavia durante una virata persero nuovamente il controllo. L’aereo atterrò su una risaia, percorse 400 metri, ed in seguito si staccò nuovamente dal suolo risalendo di sua di quota e volando per altri 800 metri punto ed alla fine si schiantò in un’altra risaia dividendosi e spezzandosi in quattro parti. Solo 176 persone su 314 sono sopravvissuti.
Inizialmente, dato che il portellone si aprì con un incredibile rapidità, alcuni investigatori pensarono che le cause dell’incidente potessero essere state conseguenza di un tentativo di sabotaggio dell’aereo militare. Tuttavia indagini successive riuscirono a dimostrare che l’errore fu umano e tecnico. Le serrature non erano state correttamente fissate. Diversi bambini orfani che lasciarono il Vietnam per evitare la guerra rimasero uccisi durante questo incidente, ancora prima di toccare il suolo statunitense.
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