L’ONU lancia l’ennesimo allarme, occorre prendere provvedimenti tempestivi per rallentare i cambiamenti climatici: le sfide che ci attendono.
Le sfide che ci attendono, nel prossimo futuro, sono tantissime. Il nuovo report dell’ONU in merito ai cambiamenti climatici che stanno stravolgendo il nostro pianeta, e con esso anche la nostra quotidianità, fa emerge la terribile realtà che ci troviamo di fronte. Un futuro incerto, un mondo a rischio, per questo motivo l’ONU tenta di esortare ad adottare soluzioni innovative.
Affrontare le sfide ambientali globali non sarà una passeggiata, ma dobbiamo provarci, dobbiamo fare di tutto per rallentare i drastici cambiamenti messi in atto dal clima. Siamo già in ritardo, ma possiamo rallentare e forse evitare tante conseguenze negative. Prima di tutto, dobbiamo concentrarsi su soluzione a lungo termini. In gioco c’è la distruzione del mondo intero.
In questi anni, tutti i paesi del mondo devono collaborare tra loro per trovare soluzioni concrete alla crisi climatica, che si fa sempre più pressante, tanto che tra poco tempo dovremo cambiare tutti le nostre abitudini di vita. Stagioni stravolte, agricoltura in ginocchio, temperature bollenti. Ci attendono molteplici sfide, e dobbiamo riuscire a sfruttare le grandi tecnologie moderne per tenere sotto controllo questi cambiamenti.
Bisogna saper utilizzare l’Intelligenza Artificiale con criterio, per ottenere risultati positivi, e per bloccare la diffusione della disinformazione. Secondo il report dell’ONU, principalmente sono otto le minacce globali a cui dovremo far fronte, tra risorse naturali sempre più limitate, il pericolo della tecnologia, la questione della geoingegneria, la modifica della radiazione solare e molto altro ancora.
Inoltre, bisogna far fronte al bilanciamento delle emissioni di carbonio, finanziando progetti intelligenti e sostenibili, e bisogna proteggere l’ambiente, la biodiversità, la fauna, dall’inquinamento e dai rifiuti. Il report, studiato per essere presentato al Vertice del Futuro delle Nazioni Unite al prossimo convegno di New York, si concentra su come affrontare le sfide globali. Ma se a causa dei cambiamenti climatici accadesse un’apocalisse? Come sopravvivere.
Si ha la necessità che i vari paesi del mondo collaborino tra loro per raggiungere obiettivi comuni. I cambiamenti del clima ci sono sempre stati nel corso della storia, tuttavia, negli ultimi anni, è con l’era industriale che questi hanno subito un incremento e un’accelerazioni spaventosi. Milioni di tonnellate di anidride carbonica e altri gas serra rovesciati nell’atmosfera hanno portato la quantità di CO2 presente a moltiplicarsi. Foreste in montagna, come cambieranno con la crisi climatica.
Rispetto all’epoca preindustriale, la temperatura media del pianeta è aumentata di un grado, e la tendenza è certamente negativa, visto che si va verso il grado e mezzo in più entro il 2050. L’impatto della crisi climatica è evidente, i ghiacci dei poli che si sciolgono, le maree costiere sono in aumento. Le stagioni degli incendi sono sempre più lunghe e devastanti, e sono aumentati gli eventi estremi, come alluvioni e cicloni.
Inoltre le specie vegetali e animali si spostano imprevedibilmente da un ecosistema all’altro, cercando di adattarsi, ma creando danni incalcolabili alla biodiversità. La mano dell’uomo è distruttiva, per questo motivo occorre diminuire lo sfruttamento di fonti fossili inquinanti, come carbone, petrolio e gas, responsabili dell’83% delle emissioni di CO2. Cambiamenti climatici e spiagge: quelle del Mediterraneo che rischiano di sparire.
E poi abbiamo il fenomeno della deforestazione, che toglie ossigeno al pianeta. Gli alberi e la vegetazione sono fonte di vita per tutti noi, ma le aree verdi del globo sono sempre meno estese. Anche l’uso di fertilizzanti in agricoltura contribuisce alle emissioni di gas, così come gli allevamenti intensivi, allevamenti eticamente scorretti, fortemente inquinanti, oltre che intollerabili per la dignità degli animali. Crisi climatica, il 98% dei bambini africani ne pagano già le conseguenze.
Puntare su fonti rinnovabili, sulla transizione energetica, sulle alternative offerte dalla scienza, è sicuramente la strada da seguire, se vogliamo avere un futuro. Un futuro dignitoso. Api in crisi, muoiono di fame per i cambiamenti climatici: produzione di miele sempre più difficile.
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