Il sito è stato definitivamente abbandonato solo nel 2004. Quando la vicenda di Love Canal si è conclusa. Lo sversamento dei rifiuti nel canale.
L’inquinamento da diossina è tanto subdolo quanto nocivo. Tutto ciò che riguarda la contaminazione dell’acqua, impiega molto tempo a mostrare gli effetti, e soprattutto le varie amministrazioni sono reticenti a formalizzare le correlazioni tra aumento delle malattie, e cattiva gestione del territorio. La storia di Love Canal in questo senso è diventata rappresentativa. Ci troviamo in un quartiere della città di Niagara falls, nello stato di New York.
In conseguenza alla contaminazione dell’acqua, durante tutto il Ventesimo secolo, sono nati nel quartiere numerosi bambini con deformazioni evidenti, c’è stato un incremento di malattie mortali e di aborti spontanei. La storia non è venuta alla luce fino al 1978, quando un giornalista – Michael Brown – non iniziò a portare avanti una ricerca porta a porta, suggerendo agli abitanti del luogo di mettere in piedi un comitato di protesta. Così fu fatto, e Love Canal rimase rappresentativo come ‘bomba ad orologeria sanitaria‘.
Love Canal era un canale artificiale costruito alla fine dell’Ottocento. Dal 1902 era stato adibito a discarica a cielo aperto. Con la conseguenza di una continua contaminazione delle falde acquifere a causa delle sostanze tossiche e della diossina sviluppata. Per buona parte del secolo, fino al 1978, nonostante l’incidenza di malattie, la contaminazione rimase sotto silenzio.
Con la conseguenza che di generazione in generazione aumentavano notevolmente le malattie, le deformazioni infantili, gli aborti. Quando il comitato di protesta del quartiere iniziò a far sentire la propria voce allora il vaso di Pandora si è aperto. Progressivamente le amministrazioni locali hanno iniziato lo sfollamento degli abitanti dal quartiere di Love Canal. Procedimento che richiese decenni, con la conclusione nel 2004.
Dato che lo scandalo ormai era scoppiato, e che nessuno poteva fermare le proteste dell’opinione pubblica, nel 1978 l’allora Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter annunciò lo stato di emergenza per il sito e provvide a stanziare dei fondi per risarcimento e bonifica della zona. Era la prima volta che negli Stati Uniti si dichiarava uno stato di emergenza non legato a calamità naturali.
Il caso di Love Canal è stato annoverato tra i disastri ambientali a causa di contaminazione da sostanze chimiche. Quando il dirigente dell’EPA, autorità sanitaria, si recò sul luogo, rimase egli stesso sorpreso delle condizioni del quartiere: “Allora visitai l’area del canale. Si potevano vedere fusti corrosi di rifiuti rompersi attraverso il terreno dei cortili. Alberi e giardini diventavano neri e morivano. Un’intera piscina si era staccata dalle fondamenta e galleggiava su di un piccolo mare di scorie chimiche. I residenti mi mostrarono pozze di sostanze nocive, alcune di queste pozze erano nei loro cortili, alcune si formavano nei loro scantinati, altre nei parchi giochi delle scuole. Dappertutto un fetore indistinto e soffocante. I bambini tornavano dai loro giochi con i segni di bruciature sulle mani e sul viso“.
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