Il progetto “Eolizard” finalizzato alla conservazione della lucertola delle Eolie, sauro a rischio critico di estinzione, è già partito: ecco cosa prevede.
È stato lanciato “Eolizard”, il progetto finanziato dal programma Life dell’Unione Europea e con l’obiettivo di tutelare e garantire la sopravvivenza della lucertola delle Eolie, uno dei rettili maggiormente a rischio estinzione dell’intero Vecchio Continente.
L’iniziativa, durante i prossimi cinque anni, cercherà di ripopolare le Isole Eolie, dove questo animale è ormai quasi scomparso: la sua presenza si registra, difatti, solo in tre piccolissimi isolotti di tutto l’arcipelago contrariamente al passato.
Isole Eolie, lanciato il progetto per la conservazione della lucertola in via d’estinzione
È partito ufficialmente il progetto “Eolizard” che mira alla conservazione della lucertola delle Eolie. Si tratta di un sauro della famiglia dei Lacertidi endemico del territorio dell’arcipelago.
La popolazione di questo rettile si è drasticamente ridotta negli ultimi anni tanto che l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn) l’ha inserito tra le specie a rischio critico di estinzione. Diversi anni fa, difatti, la lucertola era diffusa in tutto l’arcipelago, oggi, invece, è presente solo in tre piccolissimi isolotti e rischia di scomparire definitivamente.
Per questa ragione, è stato lanciato il progetto che sarà finanziato dal programma Life dell’Unione Europea. Nello specifico, l’iniziativa prevede che nei prossimi cinque anni vengano allevati alcuni esemplari in cattività, grazie alla collaborazione della Fondazione Bioparco di Roma, che ha già avviato sulla specie un progetto, per poi essere rilasciati in natura in modo da far crescere la popolazione e, riporta la redazione de Il Corriere della Sera, fondandone due nuove sugli isolotti di Bottaro e Lisca Bianca.
Le minacce per la lucertola delle Eolie
Questa specie che vive esclusivamente nell’arcipelago del mar Tirreno meridionale è stata messa a rischio dal mutamento del suo habitat naturale, ma anche da altre specie, come il ratto nero e la lucertola campestre, quest’ultima sarebbe stata introdotta probabilmente dall’uomo. Proprio questo motivo, il progetto prevede anche il controllo della popolazione del ratto nero ed il trasferimento di alcuni esemplari di lucertola campestre. Ovviamente questo trasferimento non comporterà alcun danno per la lucertola campestre.