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Lumache, lontano dai cani: nessuno immagina quanto possono essere pericolose

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Le lumache possono sembrare degli essere indifesi, ma a volte possono rappresentare una vera minaccia per i nostri cani. Conoscere il motivo è importante.

lumaca animale pericolo
Lumaca (Canva) – Ecoo.it

Le lumache sono famose per il suo guscio e per loro viscidità, di solito si possono incontrare vicino all’erba bagnata e se non si presta attenzione rischiamo di calpestarle mentre siamo sul marciapiede. Ma le lumache sono veramente degli essere piccoli e indifesi, sono innocue e non rappresentano pericoli per nessuno? La risposta è: le lumache non sempre sono innocue e, a volte, possono esseri pericolosi e diventare una minaccia per i nostri cani. Quindi, è meglio prestare attenzione quando si esce con il nostro animale e tenere bene gli occhi aperti per evitare situazioni spiacevoli

Lumache, perché sono pericolose per i nostri cani?

Le lumache vengono definite, di solito, con il termine di “gasteropodi” aiutano il ciclo vitale di un parassita Angiostrongilus vasorum. Questo fa parte dei “nematodi” (stesso phylum a cui appartiene la Filaria cardio-polmonare)

Il ciclo del parassita risulta essere indiretto; come detto in precedenza, all’interno dei gasteropodi, il parassita muta fino ad arrivare alla forma larvale infestante che rientra nel III° stadio.

I nostri cani, ma anche le volpi, risultano essere gli ospiti definitivi, e, quindi, il luogo perfetto in cui il parassita concluderà il suo ciclo vitale con una riproduzione che sarà sessuata. Si infesteranno ingerendo il gasteropode. Il parassita ormai adulto si localizzerà all’interno del cuore destro e dell’arteria. Ecco spiegato perché le piccole lumache, che ci capita spesso di incontrare in mezzo ai prati, rappresentano per i nostri cani una minaccia seria da non sottovalutare mai.

La sintomatologia purtroppo può addirittura non esserci e di conseguenza andare incontro ad una morte improvvisa. Invece, quando i sintomi si manifestano, e accade la maggior parte delle volte, possono presentarsi disturbi respiratori, emocoagulativi e neurologici.

Per essere sicuri che si tratti di parassitosi, bisogna fare l’esame delle feci e ripeterlo per tre giorni. Il metodo utilizzato è quello di Baermann, perché si possono identificare le larve di I° stadio.

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L’angiostrongilosi rappresenta una minaccia e può essere fatale, ma una diagnosi veloce e il trattamento giusto possono portare ad una guarigione. L’Italia non conta molti dati su questa patologia, ma recenti caso hanno dimostrato la diffusione, quindi può essere inserita tra le patologie emergenti.

Paola Saija

Classe 1996, sono nata ad Enna, nel cuore della Sicilia e sono una studentessa della facoltà di Lettere Moderne. Sin da piccola ho sempre nutrito una forte passione per la scrittura ed il giornalismo e, da qualche anno, sono riuscita a coronare il mio sogno collaborando con diverse testate locali e non. Le tematiche che mi stanno più a cuore e di cui mi occupo sono l’ambiente, la cronaca e l’attualità. Le altre mie passioni sono l’arte, il cinema ed il teatro che ho avuto modo di approfondire attraverso gli studi ed i viaggi.

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