Nella notte del 3 luglio ci sarà uno spettacolo mozzafiato in cielo, con protagonista la luna piena del Cervo. Vediamo insieme di quale fenomeno si tratta
La Luna, il solo e unico satellite naturale del nostro Pianeta, si trova a circa 385mila km dalla Terra, un’inezia rispetto alle siderali distanze dello spazio, tanto da consentire la sua osservazione a occhio nudo. La sua superficie appare costellata da una serie di macchie, alcune più scure ed altre più chiare. Sappiamo che che i “mari” sono regioni ricoperte da rocce basaltiche che presentano una colorazione bruna, mentre le “terre” sono rilievi che si trovano a circa 8mila metri rispetto ai sottostanti mari. La sua formazione si calcola sia avvenuta poco dopo la nascita della Terra e quindi circa 4,5 miliardi di anni fa e derivi dall’aggregazione di alcuni detriti risultanti da una probabile collisione tra il Pianeta e un corpo celeste denominato Theia.
Illuminata dal Sole e con lo stesso moto orbitale terrestre, la Luna è in sincrono con la Terra, presentando in questo modo sempre la stessa faccia visibile e celando il lato nascosto. Le fasi lunari dipendono dalla sua posizione rispetto al Sole ed hanno una rilevante influenza sul nostro Pianeta, condizionando le specie, regolandone cicli e periodi, le maree e la stessa stabilità dell’asse terrestre. La Luna ha dunque più fasi determinate dalla luce del Sole e dalla sua posizione rispetto alla Terra, una crescente ed una calante che fanno aumentare o diminuire la superficie illuminata, distinte e chiamate novilunio e plenilunio. L’aspetto del satellite cambia e si ripete all’interno di un intervallo temporale detto “mese sinodico”, con quattro posizioni considerate fondamentali: Luna Nuova, Luna Crescente, Luna Piena e Luna Calante.
Una delle fasi più spettacolari della Luna si potrà ammirare durante la notte del 3 luglio, momento nel quale il nostro satellite apparirà in tutto il suo splendore, più grande e al massimo della possibile luminosità. Una meravigliosa Superluna Piena, con sfumature che tenderanno all’arancione e che raggiungerà il massimo punto di plenilunio in Italia verso le 00.39, posizionandosi molto vicino alla Terra. Il fenomeno sarà percepibile anche pochi giorni prima e rimarrà visibile nei giorni successivi, offrendo un incredibile spettacolo nella volta celeste.
La particolarità più spettacolare della colorazione arancio del satellite è dovuta al passaggio molto prossimo alla linea dell’orizzonte nell’emisfero Boreale. Questo transito innesca lo stesso fenomeno che accade al Sole nel momento del tramonto, cioè l’attraversamento della sua luce riflessa di uno strato spesso d’aria. Definita la Luna piena del Cervo in omaggio alla tradizione americana secondo la quale a luglio spunterebbero le nuova corna di questi nobili mammiferi. Nella realtà le tempistiche di questo processo sono più lunghe e vanno da aprile ad agosto, ma la leggenda vuole il massimo dell’estensione dei palchi in luglio, così grandi da oscurare persino la Luna.
Molti i nomi di cui si fregia questa Luna Piena di luglio e tutti con significati suggestivi, come la Luna dei Temporali, o la Luna dei Lamponi. In Cina è conosciuta come la Luna del fantasma affamato e per l’antico popolo dei Celti veniva considerata la Luna della rivendicazione. Anche gli indiani d’America avevano una definizione che richiamava l’influenza sui raccolti e per i Cherokee è sempre stata la Luna del mais maturo. Se invece si passa in un’altra parte del mondo, e ci si sposta nell’emisfero Australe, dove il clima viceversa è invernale, la suggestione la fa diventare la Luna di ghiaccio.
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