Uno studio scopre perché le formiche regina sono le più longeve del formicaio, sopravvivono molto di più delle formiche operaie
In genere il mondo animale, soprattutto negli insetti, è caratterizzato da una particolarità: deponendo molte uova la vita si accorcia. Le specie che si riproducono in maniera molto prolifera hanno una durata della vita molto breve, con un’eccezione di rilievo. La formica regina, unica responsabile della riproduzione nella colonia, ha una longevità molto maggiore delle operaie.
Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Science dimostra questa particolarità. Descrive le abitudini di una specie di formiche, la Harpegnathos saltator o formica saltatrice indiana. Tra di loro la regina vive in media 5 anni contro i 7 mesi delle operaie. Il segreto sta in una proteina che elimina l’insulina (responsabile dell’invecchiamento con un ruolo centrale nel metabolismo) dal loro corpo.
Lo ricerca che ha scoperto la longevità delle formiche regina
La stranezza è un’altra. Quando la regina muore le operaie lottano fra loro per saltare di casta diventando delle pseudo regine riproduttive, mostrando una durata della vita 5 volte superiore. Lo studio affronta lo stretto legame fra riproduzione e longevità, confrontando l’espressione genica durante questo cambio di casta. Il corpo si adatta a questa trasformazione di posizione sociale modificando il proprio metabolismo.
La formica che acquisisce lo status di pseudo regina può anche deporre le uova, senza modificare le dimensioni del proprio corpo. Ma qualora smetta di ricoprire il ruolo di pseudo regina, torna ad essere un’operaia con una vita molto più breve. Gi scienziati hanno scoperto che per deporre le uova le pseudo regine producono una quantità maggiore di insulina.
L’aumento di questo ormone da un lato attiva degli specifici ricettori molecolari delle cellule che regolano il metabolismo e la formazione delle uova. Dall’altro crea le condizioni per la produzione di una proteina chiamata Imp-L2 in grado di distruggere l’insulina stessa. Infatti questa proteina blocca dei ricettori dell’insulina, responsabile di invecchiamento e metabolismo.
Secondo gli studiosi è proprio l’interazione tra insulina e proteina Imp-L2 a determinare questa inconsueta relazione tra longevità e riproduzione, che si è sviluppata nelle formiche e forse in altri insetti. Le formiche regina nere per esempio possono vivere fino a 30 anni e deporre un milione di uova, mentre le operaie della stessa specia non vivono più di un anno.