La storia di una body modification molto particolare: l’uomo blu. Ma non è come vi state immaginando, tutto succede per colpa di qualcosa.
La body modification è un tema molto dibattuto nella nostra società, dalle piccole modifiche come può essere un naso o una circoncisione, motivi sanitari, fino a modifiche più elaborate. Parliamo della biforcazione della lingua, allungamento del collo e modifiche integrali del corpo, come la storia dell’uomo che si sentiva un gatto. Oggi parliamo di una body modification un po’ diversa, anomala per certi aspetti, la storia dell’uomo blu, o anche s0prannominato “il grande puffo“.
Perché parliamo di una anomalia? Perché l’uomo in questione non era intenzionato a diventare un Puffo. Un errore che ha portato a questa situazione non voluta, ma andiamo per gradi. Perché parliamo di body modification anche in questo caso? Proprio perché la situazione ha portato quest’uomo ha vivere una modifica del corpo che ha determinato la sua identificazione in un soggetto diverso da se stesso.
Il soprannome di quest’uomo, quindi, lo identifica in maniera molto specifica. Ma la body modification non si scopre ora, parliamo, invece, di una cultura molto antica. Società che hanno determinato la loro appartenenza ad un gruppo con delle modifiche fisiche o degli status sociali all’interno di gruppi più ristretti, o tribù. Non dobbiamo, quindi, stupirci se oggi parliamo anche di estetica, soprattutto perché le due cose non sono scollegate. Gli anelli che allungano il collo in molte tribù presenti in Africa (e non solo) determinano spesso uno status sociale e, a sua volta, una attrazione sociale e sessuale non scontata. Nel mondo della moda iconiche sono le Suicide Girl che hanno dimostrato cosa significa body modification.
Molti la chiamano anche arte e sicuramente in parte lo è, proprio nella dimostrazione di una body modification molto comune: il tatuaggio. Sì, anche questo rientra in questa definizione, perché è una modifica permanente che viene fatte sul corpo. Ma per il nostro Grande Puffo non è stato nemmeno una scelta artistica. parte tutto da un medicinale e un errore di assunzione. Non parliamo però di una medicina puramente tradizionale, ma di un uso sbagliato di Argento Colloidale.
Quest’uomo, infatti, ha assunto Argento Colloidale per 15 anni, spalmandoselo anche sulla pelle. Vi chiederete, perché? Partiamo prima nel capire di cosa stiamo parlando. L’Argento Colloidale è una soluzione di acqua e di piccolissime particelle di argento. Usato per migliaia di anni come antibatterico e medicinale, è stato poi superato dall’arrivo della penicillina. Torna presente con la medicina alternativa, ma non vi è alcuna evidenza scientifica della sua efficacia, tanto che che è stato bandito dalla FDA (Food and Drug Adrministration) nel 1999. L’uomo se lo era fatto in casa e ne assumeva 300g al giorno, oltre che spalmandolo sul viso per una brutta irritazione cutanea da stress sorta dopo la morte del padre. Questo succede, però, per 15 anni, rendendo la sua pelle blu in maniera irreversibile, proprio perché l’argento non viene metabolizzato dai tessuti e quindi si accumula, creando questo effetto totalmente irreversibile.
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