È morta a 56 anni la nota cantautrice irlandese Sinead O’Connor: ad annunciare, nelle scorse ore, la scomparsa sono stati gli stessi familiari dell’artista.
La musica internazionale in lutto. Nelle scorse ore è scomparsa, all’età di 56 anni, la nota cantautrice irlandese Sinead O’Connor. Ad annunciarlo è stata la famiglia della stessa cantante che da tempo lottava con problemi legati alla depressione.
I familiari hanno chiesto che venga rispettato questo momento di immenso dolore e non ha fornito ulteriori dettagli sul decesso di Sinead. A gennaio dello scorso anno, la cantante aveva perso uno dei suoi quattro figli, Shane di soli 17 anni, toltosi la vita dopo essere scappato da un centro psichiatrico.
“È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa della nostra amata Sinead. La famiglia e gli amici sono devastati e hanno chiesto privacy in questo momento molto difficile“. Con queste parole, riportate dal quotidiano irlandese Irish Times, la famiglia di Sinead O’Connor ha annunciato la morte della cantante, all’età di 56 anni.
I familiari non hanno, dunque, precisato nessun dettaglio sul decesso di Sinead che da anni soffriva di depressione. Lo scorso anno, a gennaio, aveva perso il figlio Shane, toltosi la vita a soli 17 anni dopo essere fuggito da un centro psichiatrico, dove si trovava sotto osservazione per tendenze suicide.
Sinead era una cantante molto nota a livello internazionale che durante la sua carriera, iniziata alla fine degli anni ’80, aveva pubblicato dieci album, “The Lion and the Cobra” quello d’esordio nel 1987. Indimenticabile il brano “Nothing Compares 2 U“, cover di Prince che venne premiata come il singolo numero uno al mondo nel 1990 dai Billboard Music Awards.
Una carriera ricca di successi che la cantante racconta all’interno della sua autobiografia “Rememberings“, pubblicata nel 2021. Tre anni prima aveva annunciato di essersi convertita all’Islam cambiano il nome in Shuhada’ Davitt.
Da sempre la nota cantautrice è stata impegnata nel sociale. A gennaio aveva ricevuto il premio inaugurale per il Classic Irish Album agli RTÉ Choice Music Awards dedicando il riconoscimento ai membri delle comunità di rifugiati irlandesi. Negli anni ’90 decise di denunciare, durante una puntata del “Saturday Night Live“, i presunti abusi e la pedofilia negli ambienti cattolici americani.
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