Cresce l’inquinamento atmosferico e si fanno sentire i cambiamenti climatici lì dove c’è maggiore traffico aereo: è questa la considerazione a cui sembrano essere arrivati un gruppo di ricercatori, motivando il mutamento con una sorta di buchi che si creano all’interno delle nuvole, dove a loro volta si creano un incontro di correnti che portano ad un aumento considerevole di precipitazioni.
Gli scienziati, infatti, sostengono che il tempo meteorologico sia maggiormente variabile e tendenzialmente peggiore nelle zone a maggiore concentrazione aerea, con aggravamento dell’inquinamento dell’aria, soprattutto nei pressi di un qualsiasi aeroporto internazionale. Muovendosi in mezzo alle nuvole, infatti, il passaggio dei veicoli agevolerebbe il formarsi di pioggia e neve: il tutto avverrebbe a causa delle eliche, il cui movimento facilita il raffreddamento dell’aria e di conseguenza aumenta il rischio di precipitazioni. L’inquinamento ambientale e il riscaldamento globale non possono che aumentare la percezione di questo fenomeno climatico che, anche se non avvertito in larga scala, inizia a dare i primi effetti nelle zone adiacenti agli aeroporti.
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