La magnolia è un fiore stupendo che viene molto apprezzato qui in Italia per abbellire i propri giardini o balconi. Andiamo a scoprire insieme tutti i consigli dei giardinieri per una potatura perfetta.
La magnolia è una pianta appartenente alla famiglia delle Magnoliaceae. È originaria dell’Asia ma si è diffusa rapidamente anche in tutta Europa e nell’America Settentrionale. Cresce molto lentamente ma la sua altezza massima può raggiungere anche i venticinque metri. È amata in tutto il mondo soprattutto per i suoi fiori, i quali emanano un profumo veramente invitante. Il colore cambia in base alla varietà: va infatti dal bianco candido al rosato fino al violaceo.
In base alla varietà può mutare anche la dimensione del fiore: può avere dai 6 ai 9 petali, essere a coppa, a piattino o stellata. La pianta di magnolia comprende circa ottanta diverse varietà, ma le specie più conosciute e diffuse in Italia sono la liliflora (con fiori rossi all’esterno e bianco rosa all’interno) e la stellata (che come suggerisce il nome presenta dei fiori a forma di stella), specie decidue, che raggiungono i 3-4 metri di altezza e la cui fioritura è precoce. Andiamo a vedere come e quando effettuare la potatura.
La magnolia non ha bisogno di grandissime cure se non di una potatura occasionale. Ma quando è meglio effettuarla? Sicuramente non in inverno dato che il freddo, la pioggia, la neve o la grandine possono danneggiare irreparabilmente la pianta. Lo stesso problema si crea anche quando si va a potare l’arbusto prima della vera e propria fioritura. Il momento migliore per svolgere questa mansione è fine Maggio o inizio Giugno.
Inoltre ricordiamo che la potatura effettiva deve avvenire unicamente nel periodo giovane della pianta ma in quello adulto. Bisognerà poi operare solamente sulla parte esterna, ovvero quella in cui sono i fiori. Mai invece intervenire sull’arbusto. Sottolineiamo che il taglio dei rami deve essere delicato sia nella pianta giovane che soprattutto nell’adulta: cautela è infatti la parola d’ordine per chi si accinge a potare questo arbusto.
La potatura deve iniziare dai rami esterni della chioma, in modo da dare alla pianta una forma di piramide o conica. Si recidono le parti apicali, quelle finali più alte, che sviluppandosi appunto verso l’alto, tendono a svuotare il corpo dell’arbusto. Ottenere questo risultato non è complicato: basta appunto tagliare i rami esterni troppo distanti dal centro della stessa chioma, senza toccare mai le ramificazioni alla base. Dall’arbusto vanno poi rimossi rami secchi, spezzati, danneggiati o improduttivi.
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