I gatti sono animali molto pretenziosi dal punto di vista alimentare. Pretese che ci portano, involontariamente a compiere errori. Anche con i liquidi
I gatti sono animali domestici sui generis. Cercano raramente il contatto con gli esseri umani e possono passare molto ore ignorando la presenza del padrone. E quest’ultimo spesso si riduce unicamente ad essere il suo chef e il suo cameriere pronto a pulire la lettiera dopo che l’ha utilizzata. Da qui la teoria di molti che questo animale si sente un Dio perché vede che le persone intorno sono pronti ad accontentarlo e viziarlo.
Ma viziarlo, spesso, potrebbe essere la scelta non migliore, ma soprattutto quella non giusta. Vizi che la maggior parte delle volte partono dall’alimentazione. I gatti, infatti, possono mangiare un prodotto alimentare per un lungo periodo e di punto in bianco cambiare i propri gusti. Un repentino cambiamento che ci può portare a sperimentazione tra i fornelli alla ricerca di un alimento che gli piace di più. Ma spesso l’errore è dietro l’angolo.
I personal chef dei gatti oltre a cercare di alimentare in tutti i modi l’animale, devono fare molta attenzione ai prodotti che utilizzano. Infatti durante la sperimentazione alimentare può capitare, involontariamente, di commettere alcuni errori inaspettati. Uno di questo riguarda un liquido che nessuno immagina. Forse il liquido che maggiormente viene associato a questi animali. Si tratta del latte.
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Nell’immaginario comune, infatti, questi amano questo liquido bianco. Colpa probabilmente degli Aristogatti con la “crema alla crema di Edgar“, ma anche di tante altre pellicole in cui questi incredibili animali vengono nutriti proprio con il latte. In realtà questo è un grande errore da non commettere mai visto che, la maggioranza dei gatti, hanno seri problemi di digestione del latte vaccino o del lattosio.
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Il colpevole di tutto ciò è il lattasi, ovvero l’enzima che permette la digestione del lattosio. Non a caso durante lo svezzamento i gatti passano da una dieta liquida a base di latte a una solida. Un cambiamento che abbassa il livello di lattasi nel tratto digestivo. Tutto ciò comporta che il liquido non viene digerito provocando nell’animale gonfiore e diarrea. Ma per fortuna in commercio esiste un latto specifico a basso contenuto di lattosio.
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