Il passaggio dallo scarico del water al mare è più breve di quanto si pensi. L’inefficienza delle strutture depurative fa sì che ciò che si getta nello scarico finisca direttamente nelle acque marittime, inquinandole. Oltre all’inquinamento dei mari, i residui plastici, che non si degradano nel tempo, possono compromettere la fauna marina. Numerosi pesci ogni anno vengono ritrovati spiaggiati, con lo stomaco pieno di plastica. E questo riguarda anche la fauna protetta.
A quanto pare l’utilizzo dello scarico del water per disfarsi di rifiuti è ancora una aberrante pratica in uso. Che inoltre contribuisce al malfunzionamento del sanitario, che puntualmente si ostruisce. E questo dovrebbe essere un indicatore forte, che a quanto pare viene ignorato. Dall’indagine Beach Litter emerge che mediamente si trovano due bastoncini di cotton fioc per ogni metro di spiaggia. Ed anche per un gusto estetico del patrimonio balneare dovrebbe essere evitato. Per sensibilizzare sulle buone pratiche Legambiente e Ogilvy Change, lanciano la campagna #NoRifiutinelWC, allo scopo di rinforzare la coscienza ecologica. Basterebbe avere una maggiore accortezza per ridurre sensibilmente l’inquinamento dei mari.
Rifiuti nel WC: cosa non si deve gettare
Le microplastiche ingerite dai pesci, se troppo piccole per soffocarli e portarli a morte certa, finiscono direttamente nei piatti. Questo contribuisce a minare la salute umana. Il presidente di Legambiente ricorda che il trend si può invertire, serve solo un po’ di buona volontà e di informazione. L’elenco che segue dovrebbe stupire i lettori, dato che sembra pleonastico suggerire di non gettare determinati prodotti nel water. Ma a quanto pare il suggerimento è necessario.
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L’elenco dei rifiuti che non devono essere assolutamente gettati nel WC:
- Cotton Fioc;
- Blister di medicinali;
- Tamponi e assorbenti;
- Carta da cucina e i fazzoletti usa e getta;
- Preservativi in lattice;
- Pannolini;
- Avanzi di olio o di cotture grasse;
- Animali morti;
- Salviette umidificate;
- Mozziconi di sigarette;
- Materiali di risulta come sabbia, vernici, polveri;
- Dischetti struccanti;
- Cerotti, bendaggi e materiali medici.
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Dovrebbe stupire pensare che esiste qualcuno che getta i pannoli nel water. Ed invece pare che sia così. La domanda, forse un po’ ingenua è: se si gettano i pannolini nel water, allora cosa succede con la raccolta differenziata? Solo chi porta avanti queste pratiche può rispondere.