La ligre è un ibrido nato dall’accoppiamento di un leone maschio con una tigre femmina in cattività: ma ne avete mai vista una?
Ci sono incroci di animali che non sono possibili in natura e per cui sono di fatto frutto di accoppiamenti che avvengono in cattività, ad esempio negli zoo: tra loro, l’esemplare più grosso in assoluto è la ligre, ibrido che nasce da un leone maschio con una tigre femmina. Questa tipologia di accoppiamenti non potrebbe avvenire in altro modo, per una serie di questioni, innanzitutto per differenze comportamentali e geografiche.
Le ligri, più grandi delle loro specie genitoriali, sono il frutto di una crescita senza restrizioni: molto spesso ci sono state polemiche proprio per la loro crescita in cattività e quindi contro natura. Ciò ha fatto insorgere preoccupazioni etiche e di benessere, poiché questi animali spesso nascono con difetti congeniti, problemi di obesità e sviluppo anormale degli organi interni. Di fatto si abbassa di molto l’aspettativa di vita.
La loro dimensione e il comportamento, che risulta alla fine essere una vera e propria combinazione di tratti delle due specie genitoriali, rende difficile la loro integrazione con gli esemplari della loro specie madre. Una ligre, in particolare, non sembra andare d’accordo con la tigre, un felino che di per sé incute timore. A oggi, nel mondo ci sono un migliaio di ligri, che arrivano a pesare mezza tonnellata.
La ligre o sarebbe più corretto dire il ligre, in quanto la specie prende il nome dall’esemplare maschio, non è ufficialmente classificato come una specie separata, principalmente a causa della sterilità del maschio. Le femmine possono invece accoppiarsi con tigri e leoni, dando vita a sottospecie molto particolari come tiligri e liligri. Tutto questo, come detto, avviene in cattività.
Ci sono casi di coesistenza fra tigri e leoni nella Foresta di Gir, in India, ma al contempo non risultano esserci casi di accoppiamenti. Questi invece avvengono di fatto contronatura e negli anni sono aumentati i casi di accoppiamenti ibridi. Nel nostro Paese, nello specifico, si possono ammirare tre esemplari di ligre soltanto nel bioparco faunistico d’Abruzzo a Rocca San Giovanni.
Una vicenda che risulta invece davvero incredibile è quella di Zita, una ligre ospitata presso lo zoo di Novosibirsk in Russia dal 2004. Questa si è accoppiata con il leone africano Samson nel settembre del 2012 ed è nata Kiara, la prima liligre riconosciuta, e che a sua volta, dopo essersi accoppiata col padre leone, ha dato alla vita una cucciolata di tre liligri.
Se dunque il maschio è il leone, considerato il re della foresta, nasce la ligre, mentre se il maschio è la tigre abbiamo una specie differente, che è nota come tigone. Questa specie, secondo quanto osservato dagli addetti ai lavori, ha una differenza sostanziale non da poco rispetto alla ligre: mentre quest’ultima è considerata l’animale più pesante al mondo, il tigone mostra una crescita ridotta rispetto ai leoni e alle tigri.
Ciò avviene a causa di un gene inibitore che lo fa rimanere appunto di dimensioni molto ridotte: per essere chiari, i tigoni maschi possono arrivare a 225 chilogrammi di peso e una lunghezza che va dai 2,25 ai 2,95 metri, le femmine pensano anche un quintale di meno, le ligri arrivano a mezza tonnellata di peso. Infine, la femmina del tigone può procreare e accoppiandosi con tigri, danno origine a ibridi chiamati titigoni.
Un solo caso è invece stato accertato di tigone femmina, la quale ha dato alla luce un ibrido con un leone, chiamato litigone. Si tratta di specie che comunque sono ancora oggi al centro dell’attenzione di scienziati come gli etologi, per capirne carattere e specificità.
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