[galleria id=”1759″]E’ la storia di un maialino che si salva dal macello, la vicenda che ha suscitato la commozione generale nei confronti di Yoda. Quest’ultimo stava per essere condotto al mattatoio di Brossard, in Canada, ma è riuscito a sfuggire, innescando una catena di solidarietà. Yoda viaggiava su un camion insieme ad altri animali, ai quali sarebbe spettata una triste fine. Il maialino è stato pronto ad approfittare dell’occasione giusta, per scappare via.
Si è intrufolato in un varco del mezzo e si è tempestivamente lanciato sull’asfalto della strada. Un’azione coraggiosa, che, comunque, è stata ampiamente ripagata. Infatti, Yoda è stato dapprima soccorso da alcune persone che l’hanno visto e poi affidato a degli animalisti. Questi ultimi si sono adoperati, per trovare al piccolino una casa accogliente. Yoda ha avuto la fortuna di essere ospitato presso la fattoria del Wishing Well Sanctuary, che si trova a 45 minuti dal centro di Toronto. Fortunatamente il lancio ardito sul manto stradale non ha procurato grossi danni: soltanto qualche graffio vicino alla coda. Yoda sta bene e, come ha fatto sapere il personale che si occupa di esso, mangia con regolarità. Per Yoda potrebbe essere anche una sistemazione a vita, visto che è molto amato da coloro che lavorano nella fattoria e si trova bene con gli altri suoi simili.
Il maialino Yoda è davvero tenerissimo. E’ stato avvolto in un maglione, in modo che possa essere protetto dal freddo delle serate autunnali. Ha attirato l’attenzione da parte di tutti, perché è un vero e proprio giocherellone, che ama le coccole e i baci. In particolare gli piace che qualcuno lo baci sulla punta del muso. Ma come mai hanno deciso di chiamarlo proprio Yoda? Gli addetti alla fattoria hanno spiegato che l’idea è nata, ispirandosi ad uno dei personaggi più rappresentativi della saga Star Wars.
Yoda è un po’ combattente, perché non ha rinunciato a salvare la propria vita, pur in una condizione di pericolo. Le sue orecchie sono adorabili e quel musetto piccolino lo rende veramente irresistibile. Brenda Bronfman, fondatore del Wishing Well Sanctuary, ha dichiarato che non potevano lasciare che l’esserino soffrisse o non trovasse un luogo di accoglienza, nonostante la fattoria fosse già al completo: “Dopo tutto quello che aveva passato, abbiamo voluto fare in modo che avesse una casa amorevole”.
Dei nuovi legami tra la "carne finta" e gli stati di depressione sono emersi a…
Quante volte abbiamo mangiato i datteri a Natale? Dopo un pranzo abbondante, spesso accompagnano dolci,…
Indossi il cappello con il pon pon? In pochi sanno che potrebbe essere legato a…