Per una semina del mais ottimale sono necessari alcuni accorgimenti che permetteranno di ottenere i risultati sperati.
Seminare il mais non è proprio facile, ma farlo bene è possibile seguendo qualche piccolo consiglio. È bene avere passione per l’agricoltura, perché ogni accorgimento adottato può portarci a grandissimi risultati. È bene partire dal terreno e poi passare alla scelta dei semi per poi arrivare alla pianificazione del calendario di semina.
Per garantire l’ottima produzione prepariamo il terreno. Il livellamento e la lavorazione costituiscono il primo passo fondamentale per creare una semina perfetta.
La preparazione del terreno può variare in base alla zona e dalle condizioni climatiche. A volte si dovrà eliminare le radici delle erbacce e, quindi, si dovrà lavorare in profondità. Altro caso potrebbe essere quello delle scanalature per permettere l’irrigazione attraverso l’acqua.
Si dovrà evitare di compattare troppo il suolo. Il fertilizzante gioca un ruolo fondamentale perché dovrà avere tutti i nutrienti necessari per la crescita.
Per ridurre al massimo i rischi di malattie e di infestazioni da part di alcuni parassiti è importante preparare bene il terreno. Altro passo fondamentale è scegliere tra le varietà presenti di mais che più si addicono alla zona. Ogni varietà ha dei caratteri uniche che richiedono adatte condizioni metereologiche.
Consideriamo le varietà tradizionali che da secoli sono state impiegate e anche di quelle recenti. Il clima della zona potrebbe influenzare, per esempio dove il clima è più fresco e piovoso è meglio utilizzare la varietà a ciclo breve, mentre per un clima caldo e secco è meglio optare per la varietà a ciclo medio e lungo.
È bene ricordare che il terreno dovrà essere ben drenato, ma soprattutto fertile per favorire l’ottima crescita. Qui entrano in gioco i fattori in base al Ph, suolo, presenza di nutrienti, come fosforo, potassio e azoto.
Esistono delle varietà più resistenti di altre alle malattie come il fungo della ruggine o la zecca del mais. La scelta giusta delle varietà può garantire una produzione agricola di alta qualità e molto sostenibile. I momenti migliori per seminare il mais
Anche in questo caso dobbiamo tenere conto delle condizioni climatiche e della varietà di mais scelta.
La temperatura del suolo dovrà essere di almeno 10°C affinché vi sia una germinazione uniforme delle piante, mentre la temperatura favorevole giornaliera deve essere di almeno 18-20°C durante il ciclo vegetativo. La varietà a ciclo breve vanno seminate in anticipo rispetto a quelle a ciclo medio lungo.
L’eccessiva umidità potrebbe non favorire la germinazione, ma favorirà la comparsa di alcune malattie.
Di solito la maturazione avviene tra agosto e settembre, ricordiamoci che le nostre piante dovranno essere mature prima della raccolta. La semina è bene farla in primavera, perché il terreno ha raggiunto la giusta temperatura. I vari tipi di semina: a spaglio o a file. Collocarle, in ogni caso, distanti è fondamentale.
La fase di crescita richiede l’esatta irrigazione e una buona gestione delle infestanti. Optare sempre per prodotti naturali è fondamentale, dunque limitiamo al massimo l’uso di pesticidi chimici, così da non contaminare il raccolto.
Per contrastare le infestazioni di parassiti si può correre ai ripari utilizzando tecniche naturali, ad esempio, piante repellenti come la calendula o menta.
Proteggere le piante dal troppo sole è importante. Una delle malattie più frequenti per il mais è la ruggine, parassiti come gli acari rossi possono anche presentarsi ed è bene prestare attenzione e controllare le nostre piante prima che sia troppo tardi. I nematodi, invece, possono attaccare il suolo ospitante e, dunque, danneggiano le radici del mais.
Quando le spighe saranno mature, si procederà con la raccolta che potrà essere effettuata a mano o con macchine specifiche. È importante fare essiccare le spighe e bisogna tenere conto delle condizioni climatiche. Una volta ottenuto il grano bisognerà conservarlo in sacchi di juta o nylon e conservarli in posti freschi e asciutti.
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