Si attendono temperature radicalmente più basse. Il timore è che Circe possa creare danni all’agricoltura ed al turismo.
Dopo un mese di luglio che si è aperto con un caldo che ogni volta sembra senza precedenti, ora arriva Circe a turbare l’estate, nel senso letterale del termine. Le perturbazioni attese sono di ampia portata, e riguarderanno il Paese dal nord al sud. Proprio nel mese in cui le partenze sono più affollate, e le destinazioni sono quelle che danno per scontato il bel tempo. Il mare con la pioggia al posto della tintarella, la montagna ancora più minacciosa dati i cambi repentini di temperatura. La buona notizia è che questo voltafaccia dell’estate durerà poco. Nel giro di due o tre giorni dovrebbe placarsi e far ritornare le temperature alla media stagionale.
Ma probabilmente non senza aver lasciato dietro di sé una scia di problematiche. Come sappiamo, e anche come l’esperienza dello scorso maggio in Romagna ci ha insegnato, i terreni agricoli, a causa della coltivazione intensiva e dell’utilizzo di pesticidi e diserbanti, sono sempre più aridi e meno in grado di assorbire l’acqua. Di conseguenza si crea un ristagno sulle superfici che può anche sfociare in allagamenti.
I temporali estivi sono una consuetudine, breve ma piacevole, che per qualche ora dona un po’ di refrigerio alla calura della penisola. Ma Circe è altra cosa. Si parla non solo di temporali, ma di freddo, vento forte e rapido abbassamento delle temperature, che in un giorno potrebbero calare addirittura fino a 10 gradi.
Le aree interessate sono senza dubbio quelle montane ed il Nord Italia, ma quest’anno ci sarà un grande coinvolgimento del Sud. A quanto pare i cambiamenti climatici ci hanno messo lo zampino anche qui. Circe è senza dubbio potente, ma il riscaldamento delle temperature dell’acqua, che arriva anche a 30-32 gradi – ben 5-6 al di sopra delle medie stagionali – rinforza la carica del ciclone Circe, che si abbatterà sul sud Italia in maniera ancora più potente.
Si dovrebbe iniziare da domani, con un culmine nella nottata tra venerdì e sabato, dove non sono esclusi venti molto forti e nubifragi. Ancora non si è certi della portata di Circe, ma certamente potrebbe creare diversi danni. Non solo i centri meteorologici devono essere pronti a fornire le informazioni quanto prima, ma anche la protezione civile dovrà mettersi sul piede di guerra. Circe dovrebbe iniziare ad oggi il suo pellegrinaggio dal nord al sud del Paese, per concluderlo orientativamente verso il termine del fine settimana. I temporali saranno violenti, ma non sono attesi fenomeni estremi come alcune grandinate o alluvioni di recente memoria.
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