Sono noti gli ultimi fatti degli eventi climatici estremi che hanno colpito l’agricoltura della Romagna negli ultimi giorni. E consorzi e le leghe di cooperative locali hanno presentato il primo bilancio dei disastri provocati dal maltempo
Dai titoli di cronaca la parola maltempo è stata quella maggiormente utilizzata per definire gli ultimi fatti in Romagna. Purtroppo gli avvenimenti sono stati più simili a catastrofi naturali che al molto più comune maltempo. Le esondazioni dei fiumi e le rotture degli argini, hanno gravemente compromesso case, edifici, e territori. Le stime di legacoop Romagna cooperative agricole braccianti e consorzio nazionale sementi hanno stimato danni all’agricoltura per almeno sei milioni di euro soltanto fino ad ora. E purtroppo sono numeri destinati a crescere, dato che gli allagamenti sono ancora in essere.
Il primo rapporto è stato appena presentato da queste organizzazioni e consorzi all’assessore regionale dell’Agricoltura Alessio Mammi. L’assessore in questione ha dichiarato che è stato costituito un tavolo regionale omnicomprensivo per affrontare il tema a partire dalla comprensione dei danni alla ripartenza. Il primo punto all’ordine del giorno è stato di stabilire le motivazioni degli strumenti per arginare eventi di questo tipo. La conseguenza potrebbe essere l’istituzione di una legge speciale come è stata fatta per altre situazioni emergenziali quali i sismi dell’Abruzzo e delle Marche.
Rispetto alla scorsa settimana gli allagamenti sono parzialmente rientrati, ma purtroppo sono ancora presenti in gran parte dei territori colpiti. La regione Romagna vive in buona parte degli introiti provenienti dal sistema agroalimentare. Come racconta la cooperativa agricola braccianti massari di Conselice, 1800 ettari dei 2500 terreni sono stati sommersi. La cooperativa agricola di Bagnacavallo e Faenza, stima la perdita di 600 ettari dei 900 totali. E queste sono solo alcune delle percentuali di stime dei danni.
Le richieste degli agricoltori e delle cooperative sono di finanziamento pubblico ai lavori di ripristino di terreni, la sospensione per un anno delle rate dei mutui, l’azzeramento dei contributi previdenziali e la messa a punto di ammortizzatori sociali straordinari per gli operai che perderanno il lavoro in maniera stabile o temporanea, a causa dei danni provocati dalla calamità naturale.
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