Il Wwf, attraverso una nota, si è espresso su quanto sta accadendo in questi giorni in Emilia Romagna, colpita da un’ondata di maltempo.
Una vera e propria strage quella causata dalla violenta ondata di maltempo che in questi giorni ha investito l’Emila Romagna: il bilancio ad oggi parla di nove persone decedute, numerosi dispersi e decine di migliaia di evacuati. Ingenti i danni.
Su quanto sta accadendo si è espresso il Wwf affermando che questi drammatici eventi si stanno moltiplicando in maniera esponenziale, non solo l’Italia. Questo è provocato dalla crisi climatica che sta interessando l’intero Pianeta. Secondo l’organizzazione, il nostro Paese non sarebbe ben preparata a questi eventi climatici catastrofici.
Prosegue l’emergenza in Emilia Romagna, devastata dall’alluvione abbattutosi in questi giorni su diverse aree della regione. Temporali e venti di burrasca hanno provocato esondazioni e frane che hanno invaso le strade emiliane. Nove persone hanno perso la vita e ad oggi si contano migliaia di sfollati.
Con un comunicato sul proprio sito, il Wwf ha ribadito la necessità di intervenire contro la crisi climatica che sta provocando sempre più spesso, anche a distanza di pochi giorni, eventi climatici di proporzioni catastrofiche in tutto il mondo. Con l’alternarsi di siccità e alluvioni, il rischio per le popolazioni aumenta in maniera significativa e non muoversi per fermare i cambiamenti climatici, secondo l’organizzazione ambientale, potrebbe portare a serie conseguenze per l’umanità.
Il Wwf ha poi aggiunto che per l’Italia sarebbe fondamentale disporre ed introdurre un Piano di Adattamento al Cambiamento Climatico stanziando i fondi necessari per gli interventi. Indispensabile sarebbe ridurre le emissioni, ma anche una gestione migliore dei fiumi presenti sul territorio.
Secondo il Wwf, difatti, quanto sta accadendo in Emilia Romagna avrebbe mostrato come l’Italia non sarebbe pronta ad affrontare questi eventi metereologici evidenziando “una gestione fallimentare dei nostri corsi d’acqua”. Su quest’ultimo punto, l’organizzazione ambientale ha affermato come negli ultimi anni siano stati canalizzati gli alvei e distrutti i boschi ripariali che costituivano luoghi di esondazione naturale per i fiumi.
La nota si è conclusa con una richiesta di interventi di politica urgente per adattarsi e contrastare i cambiamenti climatici, considerati gli ultimi dati che evidenziano una situazione in continuo peggioramento.
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