Sono tra i mammiferi marini più intelligenti e ricettivi, e godono di tutta la simpatia umana, specialmente dei bambini, che purtroppo devono affrontare un vero e proprio massacro. Stiamo parlando del maltrattamento di delfini e del vero massacro perpetrato in Perù, che è stato reso noto grazie al lavoro di attivisti animalisti che hanno portato alla luce queste atrocità. Tutto questo scempio avviene quotidianamente, tanto da far registrare un numero altissimo di morti di questa specie ogni anno.
Video choc in Perù
Risale solo a qualche tempo fa la comunicazione da parte di Sea Shepherd della macellazione di 15 delfini globicefalo legati per la coda e poi macellati nelle isole Taiji, in Giappone. Ma pare davvero che, anche in tema di maltrattamento animale, tutto il mondo sia paese: un video choc realizzato da Mundo Azul, un’Organizzazione non governativa, mostra il massacro dei delfini in Perù ad opera di pescatori senza scrupoli. Immagini terribili sono quelle che si susseguono nel filmato, immagini che mostrano la cattura di esemplari di delfino prima braccati e legati, e infine uccisi a colpi violenti ripetuti. Una morte lenta, dolorosa e in preda alla peggiore agonia. Una morte vista con gli occhi, e non fa differenza che non si tratti di occhi umani, perché il dolore non conosce specie, nonostante la dilagante indifferenza ‘umana’.
Il video è stato pubblicato dal Guardian, a cui Stefan Austermuhle, di Mundo Azul, ha affermato: “È ormai chiaro che i pescatori di squali in Perù sono coinvolti nella sistematica uccisione dei delfini. Parliamo di un numero di delfini ammazzati che va da settemila a quindicimila esemplari per anno”.
Coinvolti anche gli squali
I motivi di tale strage sono il consumo umano e l’utilizzo dei corpi senza vita dei delfini come esche da pesca. Si tratta di una pratica che spesso coinvolge anche gli squali e che è completamente illegale, inquadrabile come crimine contro l’ambiente. Viene spontaneo domandarsi quando tali scempi saranno considerabili veri e propri crimini contro ogni singolo animale ucciso, restituendo quella dignità di vita che ogni singolo essere vivente ha di diritto e che troppo spesso viene dimenticata quando non si tratta di esseri umani.
Il video che segue contiene ovviamente scene molto cruente e crudeli, per cui se ne sconsiglia la visione ai bambini e a chi vorrebbe far qualcosa sentendosi impotente. Altamente indicato, invece, per coloro che fanno dell’indifferenza il loro baluardo, perché si possa comprendere che ci sono cose di fronte a cui non si può e non si deve tacere.