Avete mai sentito parlare del Manager per la sostenibilità? Questa è una nuova figura estremamente richiesta nelle aziende
I nuovi lavori nascono in base alle esigenze e ai cambiamenti sociali, tecnologici ed economici del periodo storico in cui ci si trova. Ad esempio, a seguito della nascita delle fabbriche e delle macchine a vapore ha creato la necessità di lavoratori specializzati in produzione, manutenzione e gestione delle macchine. Sono nati quindi nuovi lavori come tecnici, meccanici, ingegneri, operai e amministratori.
Successivamente la meccanizzazione dell’agricoltura ha ridotto la necessità di lavoro manuale, ma ha creato nuovi lavori come quelli legati alla produzione di macchine agricole, fertilizzanti e pesticidi, nonché alla gestione di aziende agricole più grandi e complesse. Con l’avvento dell‘era digitale (dal 1950 in poi) si sono creati nuovi lavori come quelli di programmatori, sviluppatori di software, esperti di sicurezza informatica, specialisti di big data, esperti di marketing digitale, e-commerce e social media.
Negli ’80, con la crescente integrazione economica tra i paesi ha creato nuovi lavori come quelli di esperti di commercio internazionale, manager di aziende multinazionali, analisti di mercato e logistica, traduttori e interpreti. E ora con l’aumento della consapevolezza ambientale ha creato nuovi lavori come quelli di esperti di energie rinnovabili, ingegneri ambientali, consulenti per la sostenibilità, ricercatori sui cambiamenti climatici e gestori di rifiuti. In poche parole il manager per la sostenibilità.
Manager per la sostenibilità, il lavoro del terzo millennio
Secondo il Sustainability Career Compass 2022 di Sustainability Makers, il profilo del manager per la sostenibilità è principalmente femminile (64,6%). Inoltre, sempre più spesso proviene da un percorso educativo di tipo scientifico, che nel 2020 rappresentava il 12,4% e oggi quasi il 20%. In tre organizzazioni su quattro, l’unità organizzativa del manager per la sostenibilità è collocata a diretto riporto del vertice aziendale.
In questo contesto, 4.Manager ha descritto in dettaglio le caratteristiche del ruolo, che saranno oggetto di un percorso di formazione ad hoc in fase di definizione da parte di Confindustria, Federmanager e 4.Manager. Il manager per la sostenibilità ha il compito di promuovere, definire e coordinare ogni iniziativa sul tema, conciliando la gestione ordinaria con attività innovative. Egli deve inoltre tenere in considerazione fattori ambientali, sociali e di governance nelle decisioni finanziarie, analizzare le aree di miglioramento e di rischio, e misurare la sostenibilità aziendale.
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Tre figure manageriali più tecniche e operative derivano da questo profilo, ciascuna concentrata su un ambito specifico Esg: l‘environmental manager, che si occupa della gestione e del monitoraggio dell’implementazione di politiche sostenibili, promuove l’utilizzo di tecnologie ecocompatibili, identifica i rischi e le opportunità in campo ambientale; il social manager, il cui obiettivo principale è quello di raggiungere specifici impatti sociali; e infine il governance manager, che si dedica alla prevenzione e al monitoraggio dei rischi etici all’interno dell’organizzazione, oltre a garantire la conformità dei prodotti e dei servizi dell’azienda con le normative e gli standard a cui l’azienda si attiene.