Mandragora scambiata per spinaci: come riconoscere l’erba tossica

È successo nel napoletano. 1o intossicati finiti in ospedale per aver mangiato mandragora scambiata per spinaci. Come si riconosce la pianta velenosa?

mandragora come riconoscerla
Mandragora (Foto Adobe)

Dieci persone sono state ricoverate in ospedale in seguito a sintomatologia grave quale vomito ed allucinazioni. Il motico non è stato semplice da identificare, ma alla fine le indagini hanno ricondotto tutto ad un cibo in comune ingerito: degli spinaci, che realmente spinaci non erano. Si trattava infatti di mandragora, una pianta allucinogena che ha potenziale velenoso. I Carabinieri, in seguito alla scoperta, hanno sequestrato tutte le partite di verdura sfusa nella zona. Raccogliere le piante spontanee è un lavoro, e lo si deve saper fare. Chi vuole intraprendere questa attività, anche occasionalmente, deve essere seguito da un esperto.

La mandragora è una pianta che fa parte della famiglia delle Solanaceae ed è velenosa. Delle Solanacee fanno parte anche alcune piante molto importanti per la nostra alimentazione tra cui le patate, le melanzane, i pomodori, i peperoncini, i peperoni e le bacche di Goji, altre dalle cui proprietà si ricavano farmaci e infine piante velenose come le datura e la mandragora (o mandragola).

Mandragora, proprietà e come riconoscerla

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Radici mandragora (Foto Adobe)

Già nell’antichità si conoscevano le proprietà ed i pericoli della mandragora. Questa pianta con dei poteri allucinogeni poteva essere utilizzata in medicina con effetti sedativi, analgesici ed afrodisiaci. Tuttavia gli esperti alchimisti dovevano sapere bene come maneggiare la pianta. Se le dosi erano eccessive, il rischio di avvelenamento era dietro l’angolo. Come ad esempio accade per la belladonna, un estratto della pianta che in dosi elevate è molto velenosa. La mandragora era considerata pianta magica perché le sue radici hanno dei tratti antropomorfi, al punto che nel bosco scuro venivano scambiate per bambini.

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Per riconoscere la pianta basta fare caso alle foglie ed alle radici. La mandragora ha foglie verde scuro molto turgide e piccole, a forma di rombo, molto lucide e bitorzolute, con una lievissima peluria lungo la costa. Le foglie hanno venature di un verde più chiaro e leggermente affossate. La mandragora, infine, si caratterizza per avere radici che ricordano la forma del corpo umano. Nel dubbio, in ogni caso, evitare sempre di raccogliere erbe spontanee o fatelo in compagnia di un esperto.

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Il caso di intossicazione nel napoletano ricorda ancora una volta quanto il controllo e la sicurezza alimentare, che passano per delle certificazioni specifiche, siano importanti ai fini della salute. L’allontanamento del consumatore dalla natura ha fatto sì che gli intermediari, i distributori ed i venditori, fossero coloro che si sono resi responsabili della salubrità del cibo che vendono.

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